“IL PERTUSILLO È MESSO MALE: I LABORATORI HANNO CONSIGLIATO DI AVVERTIRE I CARABINIERI NAS!”

Questa mattina è stato pubblicato da Giorgio Santoriello, dell’Associazione “Punto e Basta”, l’esito delle analisi private effettuate sul lago del Pertusillo e dopo i primi risultati sulle acque, diffusi ieri da Giuseppe Di Bello, arrivano quelli sulle alghe.

Di seguito riportiamo lo studio pubblicato da Santoriello:

“Abbiamo ricevuto i primi due referti relativamente alla ricerca di alghe e di altre presenze microbiologiche. Il primo parere ufficioso ci è stato fornito da un importante ente con sede a Roma, che per diversi problemi interni, non ci ha potuto fornire un parere ufficiale ma ufficioso, comunque corredato di foto al microscopio e di un referto scritto.

 Il secondo è ufficiale, e ve lo alleghiamo in originale, ed è sostanzialmente simile al primo.

Nelle analisi dell’APPA di Bolzano, in ordine di successione, ossia partendo da ciò che era più abbondante nel campione sono state ritrovate: alghe dinoflagellate, spirilli, diatomee Nitzschia, protozoi ciliati, flagellati e cianobatteri (Pseudoanabenoideae simili ad una specie tossica ma non tossici ).

“Fuori dal referto” sotto allegato, il laboratorio provinciale bolzanino non ci ha nascosto lo stupore nel sapere solo dopo l’analisi, che il campione provenisse da un invaso meridionale ad uso potabile, il Pertusillo appunto, e ci hanno consigliato di informare della cosa i NAS (obbligo già adempiuto), perchè un’acqua destinata alla potabilizzazione non può presentare questi valori, e doveroso sarebbe anche una de-classificazione delle acque delll’invaso da A2 ad A3, perchè acque eutrofiche o mesotrofiche.

Nel primo referto giuntoci, quello non ufficiale ma altamente specializzato nel settore, ci hanno “refertato” un’enorme fioritura di alghe verdi eucariotiche corazzate dinoflagellate, (10,5 milioni di cell/litro) quindi una specie algale non tossica, la Peridinium Umbonatum. Una fioritura notevole analoga a quella del 2010 (la celebre alga cornuta – ndr) infatti entrambe sono due dinoflagellati che quando cala il fosforo nell’acqua prosperano.

Secondo l’esperto è strano il calo di fosforo nell’invaso, a fronte comunque di livelli alti di azoto: sarebbe effetto di un’eutrofizzazione anomala, in cui il rapporto tra presenza di fosforo ed azoto ha grosse oscillazioni e ciò influirebbe direttamente sulle fioriture algali.

Comunque entrambi gli esperti ci hanno confermato che un lago che presenta fioriture come queste, destinato a scopo potabile, è assolutamente sconsigliato, e denota, quindi conferma, uno stato meso-eutrofico del Pertusillo (anche se servirebbero molte più analisi – ndr), comunque uno stato assolutamente deprecabile per un invaso ad uso potabile, ma più confacente ad un invaso ad uso idroelettrico.

Quindi sia a Roma che a Bolzano ci hanno detto che il Pertusillo è messo male, analizzando solo le alghe ed affini per un paio di campioni giunti tra l’altro a destinazione in cattive condizioni ( non eravamo collaudati per queste ricerche e trovare laboratori per queste analisi è assai complicato soprattutto per i privati ), ma nonostante il cattivo stato di salute dei campioni il referto è pesantemente positivo quindi immaginiamo come sarebbe il referto di un’Arpa che facesse fino in fondo il suo lavoro.

Siamo ancora in attesa dei diversi referti chimici commissionati, ma tutto questo sistema onestamente ci mortifica perchè non possono essere cittadini ed associazioni che autotassandosi devono avere anche solo ufficiosamente, l’onere di fare quello per cui l’Arpab assorbe oltre 13 milioni di euro l’anno a fronte del nostro di bilancio, 7mila euro, tutti privati”.