Ponte novembre: in provincia di Potenza 30% in più di visitatori nei borghi! I dettagli

Presenze e arrivi nei borghi della Basilicata sino al 30% in più rispetto alla media dell’autunno 2019 (pre-Covid), una spesa turistica intorno agli 80 euro pro-capite al giorno, il ritorno degli stranieri europei, un’occupazione delle camere al 60% (in media per 2,5 notti): sono le caratteristiche del turismo degli ultimi giorni nei piccoli comuni lucani così come fotografato da Federalberghi-Confcommercio Potenza che si aggiunge alla performance di Matera.

“Complice” il clima e anche la voglia degli italiani di riprendere a viaggiare non solo nella classica stagione estiva, i risultati dei flussi turistici sono andati oltre le previsioni più ottimistiche.

Un forte richiamo di attrazione è venuto da manifestazioni e sagre tradizionali dei primi giorni di novembre in buona parte ripresi dopo due anni di assenza.

Sostiene Michele Tropiano, presidente Federalberghi:

“I nostri operatori della ricettività e della ristorazione sono stati bravi ad intercettare la domanda crescente di ricerca di genuinità che è il più grande potenziale del turismo di questi anni.

Gli eco-turisti, sensibili ad ambiente, cultura, buona cucina, i protagonisti del turismo del terzo millennio, non chiedono molto, anzi si accontentano delle emozioni e sensazioni che i nostri borghi trasmettono.

Mettendo i piedi terra e quindi senza montarci la testa dopo il ponte di novembre ci troviamo ad affrontare tutto il mese di novembre sino a ridosso delle festività natalizie con alberghi semi vuoti e costi crescenti soprattutto energetici e di prodotti alimentari”.

Per Tropiano ci sono piccoli alberghi che rischiano di chiudere per sfuggire ai costi aziendali ai quali è impossibile sottrarsi con l’apertura e magari due-tre occupate ed altrettanti tavoli in sala ristorante:

“E’ questa una fase complicata che vede Federalberghi intensificare la propria azione di supporto con assemblee zonali in preparazione di quella della costituzione della federazione provinciale.

Le istituzioni, a partire dalla Regione, non devono però limitarsi a compiacersi per i buoni numeri di questi giorni e possono fare molto per venire incontro alle nostre esigenze più urgenti.

Prima fra tutti l’abbattimento delle bollette energetiche anche favorendo l’auto-approvvigionamento energetico, il risparmio, la ristrutturazione e l’ammodernamento degli alberghi in buona parte realizzati 30 anni fa”.