Potenza: al via gli interventi su queste strade della provincia! L’annuncio

La III Commissione Consiliare della Provincia di Potenza, presieduta da Rocco Pappalardo ed alla presenza del Presidente dell’Ente Christian Giordano, ha affrontato questa mattina le questioni relative alla viabilità provinciale dell’Area Sud, in accoglimento della istanza del Consigliere Provinciale Antonio Rizzo.

Nell’articolata disamina della problematicità sulle strade di quell’area, è emersa la esigenza di graduare e sostanziare gli interventi anche al fine di consentire per talune di esse una immediata transitabilità e per altre una necessaria analisi di interventi diretti.

In particolare si è deciso:

  • SP 4 tra Rotonda e Viggianello di affidare con urgenza i lavori nel tratto tra i km. 14 e 15,9;
  • SP ex SS19 tra Castelluccio Inferiore e Superiore, di aprire a breve una carreggiata risolvendo il problema della strada chiusa;
  • SP 46 tra Latronico e Castelluccio Superiore (strada attualmente chiusa al traffico) di attivare piccoli interventi urgenti che ne consentano una rapida riapertura;
  • SP 63 del Rubbio tra Francavilla in Sinni e San Costantino Albanese e SP82 nel Comune di Episcopia, entrambe chiuse al traffico, si procederà con l’affidamento delle indagini geologiche e l’inserimento dei successivi necessari interventi, nell’accordo quadro di investimenti sulle strade provinciali.

Ha rilevato il Consigliere Rizzo:

“Sono soddisfatto della positiva ed immediata risposta che il nostro Ente, attraverso una interlocuzione costante avuta con i tecnici ha dato questa mattina alle questioni da me sollevate e lavoreremo in piena sintonia per mantenere i tempi che ci siamo dati al fine di consentire un immediato ripristino della rete provinciale cosi fondamentale per la vita dei nostri piccoli comuni”.

Ha evidenziato il Presidente, Christian Giordano:

“Un lavoro sinergico che non può non essere sottolineato come fronte comune nell’inquadrare la criticità della rete viaria provinciale che bisogna sempre ricordarlo, sconta i mancati trasferimenti ed ora, con il dissesto idrogeologico che si appalesa, fa apparire la situazione sempre più complicata e difficile da risolvere.

Un lavoro dunque lungo ci attende in questa direzione”.