Potenza: gli oss dopo 20 anni di battaglie hanno ancora compiti poco professionali. La richiesta

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa della Fials di Potenza:

Vent’anni di OSS.

Un anniversario importante per il sistema sanitario nazionale, arricchito da una nuova figura professionale.

Lo ricorda il Dirigente della Fials di Potenza, Vito Pietrafesa:

‘Il 22 Febbraio 2001, infatti la conferenza Stato Regioni definì la figura professionale dell’ O.S.S.: L’operatore socio-sanitario, qualificato da un percorso specifico di formazione professionale, lavora alla soddisfazione dei bisogni primari della persona, nell’ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale sia sanitario.

Anche allo scopo di favorire il benessere e l’autonomia dell’utente’.

Va anche sottolineata l’importanza del supporto e della collaborazione con l’infermiere in diverse pratiche quotidiane.

Questa figura professionale rivendica, con 20 anni di battaglie, l’inserimento nel ruolo sanitario, ma tuttora la sua collocazione giuridica è nel ruolo tecnico.

La discrepanza tra l’attività quotidiana del’OSS e il suo riconoscimento legale crea un ambiente ostile alla crescita e all’integrazione nel contesto sanitario.

Troppo spesso in diverse realtà della Provincia di Potenza, all’Oss sono assegnate mansioni tipiche di altre figure presenti in ditte esterne alle Aziende sanitarie:

  • trasposto di materiale biologico,
  • spostamento di pazienti per consulenze,
  • pratiche burocratiche,
  • posta esterna e interna che potrebbe essere evasa semplicemente tramite mail o fax,
  • pulizie degli ambienti dei degenti,
  • per non parlare di servizi di facchinaggio di diverso tipo.

Si chiede per quanto tempo ancora la figura dell’Oss verrà utilizzata in questo modo poco professionale e non rispondente alla propria qualifica.

Eppure l’attuale pandemia ha evidenziato come la figura dell’Oss sia essenziale per il sistema sanitario, coadiuvando l’Infermiere.

Quest’ultimo non avrebbe avuto possibilità di svolgere il suo lavoro in modo completo se non fosse stato affiancato dalla figura di supporto, l’OSS appunto.

Ci auguriamo, perciò, che questo anniversario sia allietato da un nuovo percorso professionale e non si debba aspettare un altro ventennio”.