Potenza, nuova opera in questa zona: “Condannati a vivere in una città deturpata e profanata”! Ecco cosa sta succedendo

Spiega, in una nota, il capogruppo di ‘Potenza Città giardino’, Pierluigi Smaldone:

“In largo R. Pignatari c’è un basamento, donato da privati al Comune di Potenza, per sorreggere la statua del leone rampante (simbolo della città che ora gioca a fare il vigile urbano nel mezzo di una rotonda!).

Si tratta di un’opera realizzata solo una manciata di anni fa, ma, come sempre, le continue ‘sterzate’ dell’amministrazione producono effetti negativi, sulla pelle dei cittadini, condannati a vivere in una città deturpata e profanata.

Ebbene, proprio lì, nel largo dedicato ad una delle personalità più importanti che la città ha espresso negli ultimi centocinquant’anni, esponente di una valorosa tradizione socialista, nipote dell’ancor più noto Ettore Ciccotti, l’amministrazione comunale ha deciso di allocare la statua del Beato Bonaventura, al secolo Carlo Antonio Gerardo Lavanga.

Con tutto il rispetto e la devozione per Padre Bonaventura, che non si discutono, non riesco a trovare un senso a questa ennesima scelta (o non scelta!) che sta contribuendo a ridurre la città che amo, da libera e gloriosa, alla stregua di un paesotto trascurato.

La polemica, più che politica, è di opportunità: tanti spazi del centro storico avrebbero potuto accogliere la scultura del nostro concittadino Beato senza, però, dare luogo a questo insensato contrasto con il significato di un luogo.

Si tratta, infatti, di un luogo che evoca una storia di impegno politico, al fianco dei più deboli, che nulla ha a che vedere con la statua che l’amministrazione intende installare.

Il problema riguarda proprio la coerenza e la mancanza di progettualità dell’amministrazione.

Non si capisce quale nesso logico ci sia tra il Pignatari, a cui, fino a prova contraria, è ancora dedicato il largo, ed il Beato Bonaventura.

Ma forse questo nesso sfugge solamente a me…

Senza voler parlare del risultato estetico, quantomeno discutibile.

E, ovviamente, noi consiglieri siamo venuti a sapere di questo progetto di altissimo livello, solo dopo aver visto il masso che, su indicazione di non so quale luminare dell’architettura, è stato posto sul precedente basamento.

In nome della leale collaborazione e del coinvolgimento dei Consiglieri Comunali che (lo ricordo a tutti) rappresentano il Popolo di Potenza!”.