RISORSE IDRICHE, LE REGIONI BASILICATA E PUGLIA HANNO FIRMATO IL NUOVO ACCORDO VALIDO FINO AL 2030

I presidenti Marcello Pittella e Michele Emiliano e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri,  Claudio De Vincenti, hanno sottoscritto ieri a Roma il documento, valido fino a tutto il 2030, per la gestione delle risorse idriche tra la Regione Basilicata, la Regione Puglia ed il Ministero dei Lavori Pubblici.

Finalità principali dell’Accordo sottoscritto nella giornata di ieri sono: il rafforzamento della pianificazione e gestione comune delle risorse idriche; l’attivazione di più agili strumenti di coordinamento; la più puntuale definizione della tariffa dell’acqua all’ingrosso; la salvaguardia della fascia ionica lucana, interessata da arretramento costiero e della falda carsica pugliese, interessata da fenomeni di salinizzazione; il completamento degli schemi idrici tra Basilicata e Puglia e delle opere incompiute.

Per l’attuazione dell’Accordo è stato istituito un Comitato di Coordinamento presieduto dalla Regione Basilicata, mentre le Autorità di Bacino di Puglia e Basilicata costituiscono le strutture tecniche operative del Comitato e, in tale veste, potranno essere destinatarie di specifici finanziamenti.

Struttura di supporto amministrativo del Comitato di Coordinamento sarà l’Autorità di Bacino della Basilicata al quale sono demandate le seguenti attività: approvazione dei programmi annuali di utilizzazione; definizione della tariffa all’ingrosso; individuazione degli obiettivi gestionali e infrastrutturali.

Per la gestione dell’acqua all’ingrosso sarà costituita una società partecipata dall’Amministrazione Centrale e dalle Regioni sottoscrittrici. Tale società, il cui statuto dovrà consentire l’eventuale partecipazione di altre Regioni, dovrà gestire l’acqua all’ingrosso a partire dal 1 Gennaio 2017, anche avvalendosi eventualmente degli attuali gestori del Servizio Idrico Integrato delle Regioni sottoscrittrici.

Per quanto riguarda la tariffa dell’acqua all’ingrosso – che tiene conto della componente industriale e di quella ambientale – è definita ed aggiornata dal Comitato di Coordinamento sulla base di linee guida stabilite in materia dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

La tariffa si basa anche su specifiche valutazioni anche in merito alla salvaguardia dei valori sociali e ambientali attribuibili alle attività agricole sul territorio delle due Regioni, conseguendo anche ulteriori differenziazioni al variare del settore d’uso a cui è destinata la risorsa.