Il brutale assassinio di Alika Ogorchukwu, reso ancor più disumano dall’indifferenza di chi ha assistito senza opporre resistenza al suo omicidio, ha scosso profondamente l’opinione pubblica negli scorsi giorni.
È per questo che l’amministrazione comunale di Tito ha deciso, analogamente a quanto faranno altre amministrazioni nel Paese, di disporre la bandiera a mezz’asta sul palazzo civico nel giorno in cui saranno celebrati i funerali del giovane ambulante nigeriano, morto ammazzato a Civitanova Marche.
Il sindaco di Tito, Graziano Scavone, ha detto:
“Abbiamo sempre più bisogno, purtroppo ancora oggi, nonostante la storia recente abbia già fatto conoscere l’orrore della discriminazione razziale, di costruire tutti i giorni gli anticorpi sociali al razzismo.
Dobbiamo farlo senza esitazione alcuna, promuovendo l’integrazione in tutti gli ambiti della vita sociale, culturale ed economica del nostro Paese.
Da parte nostra, i progetti di integrazione, che come amministrazione comunale stiamo portando avanti dal 2016 insieme al terzo settore, associazioni e gruppi di cittadini in un contesto di pacifica convivenza, il cui merito è ascrivibile al grande senso di ospitalità, accoglienza e tolleranza che caratterizza la comunità titese, dimostrano quanto la multiculturalità sia un valore fondamentale per la crescita delle comunità locali“.