Scuola: siglato l’accordo sui precari! Ecco le novità

Siglato l’accordo sui precari della scuola.

Il ministero dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, e il suo primo atto legislativo – come d’altronde dichiarato a “Repubblica”- va a salvare il decreto Salvaprecari.

Queste le novità del testo del nuovo accordo firmato nel tardo pomeriggio del 1 Ottobre con cinque sindacati:

  • un nuovo concorso straordinario per le medie superiori riservato a chi ha 3 anni di servizio (su otto) nella scuola statale.

Il concorso (previsto forse alla fine dell’autunno) entro il Settembre 2020 permetterà a 24 mila precari di passare di ruolo e di acquistare l’abilitazione – titolo necessario per l’accesso ai concorsi – a tutti coloro che risulteranno “idonei” (ma non vincitori).

I candidati che non saranno nei primi ventiquattromila posti non avranno la cattedra, ma – se avranno preso almeno “7/10” alla prova scritta – saranno abilitati a Giugno 2020 all’ingresso nelle graduatorie di seconda fascia.

  • Criteri per la scelta dei vincitori

-Saranno valutati i titoli e il periodo di supplenza si è fatto in classe;

– seguirà una prova scritta semplificata al computer.

Laddove si ottenesse l’immissione in ruolo si dovrà effettuare un periodo di prova lungo un anno, aggiungere al proprio curriculum i 24 crediti formativi universitari nelle “materie d’insegnamento” (discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie e tecnologie didattiche) cui seguirà la conferma al termine del percorso.

L’ultima prova consisterà nella simulazione di una lezione valutata da un comitato della scuola (dirigente, colleghi e tutor) più, e questa è una novità, una figura esterna (altra novità).

I precari che avranno ottenuto almeno “sette” allo scritto del concorso straordinario, ma non risulteranno vincitori dello stesso accederanno a loro volta a un anno di formazione che garantirà i 24 crediti necessari: faranno una stagione di supplenze e nel Giugno del 2020 potranno partecipare a una prova ad hoc, orale e selettiva, con valore abilitante.

Solo così potranno entrare nelle graduatorie di Seconda fascia.

  • Altra novità, favorire i precari ingolfati in una graduatoria, soprattutto al Sud, con cattedre in discipline umanistiche: ci sarà la possibilità che i vincitori e gli idonei dei concorsi 2016 e 2018 possano spostarsi, su base volontaria, in un’altra provincia.
  • Parte un concorso riservato per gli assistenti amministrativi che oggi svolgono il lavoro di dirigenti (Dsga).

Vuoti 3.500 posti.

  • Per quanto riguarda i Diplomati magistrali si è deciso la proroga dello stesso Decreto dignità del precedente governo: in questo modo una sentenza del Tar, qualora arrivi ad anno in corso (per chi non avesse fatto lo “straordinario”), non toglierà subito il docente dalla cattedra ma gli consentirà di terminare l’anno scolastico: per garantire la continuità didattica.

Il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, a fine trattativa dichiara:

“Questo accordo si basa su un’intesa iniziale dell’aprile di quest’anno che il governo precedente non era stato in grado di concludere.

Noi abbiamo ripreso le attività e dopo una battaglia molto ostica siamo riusciti a raggiungere un’intesa che aiuta la scuola e dà un colpo forte al dilagare del precariato e alla fine garantirà, tra concorso ordinario e straordinario, oltre 50 mila insegnanti in cattedra.

I nostri studenti non devono rivivere la pesante esperienza di quest’anno in cui tante cattedre sono rimaste scoperte”.

Francesco Sinopoli, segretario Flc, i lavoratori della conoscenza della Cgil, dice:

“Grande soddisfazione sull’accordo, ci sono stati passi avanti rispetto all’intesa di agosto con il precedente governo.

Abbiamo ottenuto tutele e un futuro possibile per un blocco di precari che già oggi si fa carico dell’insegnamento quotidiano.

Ora servono investimenti sulla scuola in Finanziaria”.