AL SAN CARLO DI POTENZA DAL LUTTO DELLA CAMERA MORTUARIA AL PAGAMENTO DEL TICKET: QUESTA LA DENUNCIA DI…

Potenza dai tanti parcheggi a pagamento: è questo il profilo della nostra città che i residenti lamentano e purtroppo vivono anche in situazioni incresciose come quella che stiamo per raccontarvi.

A segnalare la triste notizia alla nostra Redazione è il lettore Gerardo Gallicchio, reduce non solo da un lutto, ma dalla difficoltà di viverlo “umanamente”, con la sensibilità che questo tipo di avvenimenti richiede.

Gerardo (allegando la foto che porta all’ingresso del padiglione B del San Carlo di Potenza) ci ha spiegato l’accaduto che lo ha visto protagonista:

“È purtroppo noto, che la morte di un nostro caro, sia esso un familiare o un amico, comporta a chi soffre di questa perdita, momenti di mesta tristezza e dolore, che inducono a vivere sentimenti ed emozioni particolari, che nessuno vorrebbe mai vivere nella propria vita; ne tanto meno augurarli di vivere ad altri, per quanto dolorosi sono questi eventi.

Ma ahimè siamo umani, viviamo su questa terra, e questo è il ciclo della vita che dobbiamo vivere.

Ma se a questo dolore, a questi sentimenti, dobbiamo aggiungere anche un increscioso ed assurdo episodio, al limite della beffa, beh un richiamo a “CHI” potrebbe e dovrebbe intervenire per risolvere il problema, è un obbligo.

Mi riferisco ad un evento luttuoso vissuto in famiglia qualche giorno fa.

Dovendo muovere dal parcheggio della camera mortuaria dell’ospedale San Carlo di Potenza, per andare in chiesa per la celebrazione del funerale, nell’organizzare nelle nostre auto, i posti disponibili: per la vedova, i figli, i parenti e gli amici tutti, senza rendercene conto, ci siamo ritrovati in fretta e furia, davanti alla macchinetta del ticket, per pagare la sosta, alla ricerca spasmodica di monete e portafogli, come se fossimo in una normale e quotidiana routine, magari dopo un po’ di shopping in centro, o in qualsiasi altra via della città, visto che ormai è tutta una “striscia blu”.

Il tutto, mentre il defunto aspettava (si fa per dire…) al di là della sbarra, nel carro funebre, accompagnato solo dall’autista.

Poi, ad una ad una, tutte le auto, destinate al corteo funebre, sono uscite finalmente dalla “prigionia” del parcheggio, e si sono riunite solo nei pressi di Via di Giura, con conseguente, lascio immaginare, intralcio al traffico, per la fila che si andava man mano formando.

Per carità, viviamo in una città civile, dove abbiamo servizi efficienti e dobbiamo pagarli, non voglio certo esimermi da questo onere, magari farlo in un momento successivo, sarebbe più opportuno, e se per caso, a qualcuno venisse in mente l’idea, per esempio, di far rilasciare un “free pass” per il parcheggio, SOLO alle auto coinvolte in questo tipo evento, magari da poter essere rilasciato nell’ambito dello stesso ufficio presente nei locali della camera mortuaria (sempre presenziato nelle ore di apertura) o magari consegnato in dotazione alla società di onoranze funebri incaricate del funerale, credo non sia proprio una cattiva proposta.

E se poi si dovesse comunque pagare questo onere, “l’ultimo obolo per il Paradiso”, chiamiamolo ironicamente così, un’altra modalità di pagamento, credo si possa comunque trovare facilmente”.

Una situazione difficile che purtroppo si verifica quotidianamente.

Quanti di voi si sono trovati nella stessa condizione?

Questa la foto segnalata da Gerardo.

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