I matrimoni religiosi sono in calo.
Da qui la proposta della Lega per rilanciare il settore: un bonus matrimonio fino a 20mila euro per chi si sposa in chiesa.
Il provvedimento così pensato sin dal primo momento ha dato adito a polemiche.
Da qui la rettifica del deputato della Lega Domenico Furgiuele, primo firmatario della proposta di legge.
“La proposta di legge a mia prima firma, volta a incentivare il settore del wedding, che per questioni di oneri prevedeva un bonus destinato ai soli matrimoni religiosi, durante il dibattito parlamentare sarà naturalmente allargata a tutti i matrimoni, indipendentemente che vengano celebrati in chiesa oppure no“.
Nel dettaglio, come riporta Tgcom24:
“I potenziali beneficiari sono le giovani coppie under 35 con Isee riferito al reddito dichiarato al 31 dicembre 2022 non superiore a 23.000 euro e non superiore a 11.500 euro a persona.
Le spese detraibili connesse alla celebrazione del matrimonio religioso sono stabilite nella cifra massima di 20.000 euro e sono ripartite tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.
Le spese devono essere state sostenute nel territorio dello Stato italiano e, infine, i beneficiari del bonus devono essere in possesso della cittadinanza italiana da almeno dieci anni.
Le nozze con rito religioso sono in calo (-67,9%) così come i primi matrimoni (-52,3%). Nel 2021 i dati indicano, rispetto all’anno precedente, un raddoppio dei matrimoni, ma la ripresa non è sufficiente a recuperare quanto perso nell’anno prima”.