I Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, oltre alle attività di controllo del territorio finalizzate, tra l’altro, ai tempi del “Coronavirus”, a verificare il rispetto dei provvedimenti governativi per contenerne la diffusione, soprattutto nella fase della “ripartenza”, stanno rivolgendo sempre maggiore attenzione a coloro che, nel particolare momento, sovente presso i propri domicili, navigano nella rete, per le più diverse esigenze, risultando, pertanto, esposti a possibili contatti con malintenzionati, di cui potrebbero divenire vittime di reati informatici.
In tale ottica, per i casi di seguito descritti, i Carabinieri dei locali Comandi Stazione hanno individuato e deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria 8 persone, responsabili, a vario titolo, di truffa, sostituzione di persona e frode informatica via web, ai danni di ignari cittadini.
Tanto che gli autori, la maggior parte delle volte, dopo avere selezionato persone titolari di conti postali, carte Postepay o inserzionisti online, sono anche riusciti nel loro intento di procurarsi un ingiusto profitto.
Nel dettaglio, all’esito di distinte indagini, è stato accertato che a:
- Francavilla in Sinni, una 21enne, dopo avere contattato telefonicamente un giovane della zona, qualificandosi come operatrice di “Poste Italiane”, con artifizi e raggiri, è riuscita a farsi fornire le credenziali di accesso al conto BancoPosta dello stesso, poi utilizzandole per accreditare sulla propria carta prepagata “Postepay” la somma di 1.045 euro;
- Tramutola:
– un 46enne e un 20enne, dopo avere contattato una giovane del posto, nell’arco della stessa mattinata e da due diverse utenze telefoniche, simulando l’aggiornamento della “App” di “Poste Italiane”, con artifizi e raggiri sono riusciti ad acquisire il codice “Postepay” della vittima, che hanno poi utilizzato per eseguire alcuni bonifici bancari on-line sui propri conti correnti, sottraendole complessivamente la somma di 2.000 euro;
– un 41enne e una 40enne, conviventi, dopo avere posto in vendita su di un sito web una playstation e avuto un contatto telefonico con un acquirente della zona, si sono fatti versare, dallo stesso, la cifra di 180 euro su Carta Postepay, intestata alla citata donna, quale pagamento della merce. I venditori, però, incassati i soldi, hanno poi omesso la spedizione e la consegna del prodotto pattuito;
- Lagonegro, un 35enne, una 43enne e una 26enne, dopo avere contattato telefonicamente un pensionato del posto, lo hanno indotto a versare la somma di 267 euro su una Carta prepagata Postepay, quale pagamento di una polizza assicurativa auto, di fatto mai stipulata.
Gli episodi descritti, purtroppo, rappresentano un’utile occasione per invitare i cittadini, potenzialmente coinvolti in casi analoghi, a rivolgersi immediatamente alle Stazioni dell’Arma distribuite capillarmente nei 100 comuni potentini o a inviare segnalazioni al Numero Unico di Emergenza “112” dell’Arma, così da consentire di poter attuare investigazioni tempestive e risolutive in ordine a tali condotte subdole, utili per poter risalire ai responsabili di siffatti reati.