Pensioni in Basilicata: a Dicembre arriva un bonus di 155 euro per queste categorie

Tra pochi giorni, con il pagamento della pensione di Dicembre, è in arrivo un bonus di quasi 155 euro per oltre 400 mila coltivatori diretti e agricoli in pensione a livello nazionale, tra cui migliaia in Basilicata che hanno solo l’assegno minimo e redditi bassi.

Ad annunciarlo Leonardo Gorgoglione, presidente dell’associazione regionale pensionati Coldiretti di Basilicata che evidenzia:

“L’importo aggiuntivo è un‘erogazione supplementare alla pensione pari a 154,94 euro introdotta dalla legge finanziaria 2001 e riconosciuta a chi percepisce una o più pensioni con un importo complessivo non superiore al trattamento minimo e che si trovi in determinate condizioni reddituali”.

E’ una piccola, ma importante boccata d’ossigeno per i nostri pensionati che da sempre hanno dovuto sopportare e sopportano continui sacrifici di natura economica per le loro pensioni più basse di tutti.

Sarebbe auspicabile e necessario che il Governo nazionale prestasse più attenzione a questa categoria di cittadini emanando appositi provvedimenti legislativi per aumentare l’importo delle pensioni a sostegno dei redditi dei pensionati ed a difesa del potere di acquisto delle loro pensioni.

Per venire incontro alle esigenze necessarie, quotidiane ed urgenti non solo dei nostri pensionati, ma di tutti i pensionati lucani occorre che altre importanti problematiche di natura sanitaria e sociale vengano affrontate, dibattute e risolte dal nostro Governo regionale con una seria attenzione ed una forte volontà di venire incontro a quelle che sono le sacrosante aspettative della nostra gente”.

E’ necessario ed auspicabile:

  • avere un sistema sanitario regionale più vicino alle persone ed alle comunità,
  • una riduzione dei tempi di attesa per visite mediche e screening in particolare per malattie conclamate e per prevenzione,
  • una creazione di poli sanitari di eccellenza,
  • una definitiva e concreta realizzazione delle ‘case della salute’,
  • l’introduzione dell‘assegno di dignità necessario per i familiari degli allettati affinchè si prendano cura dei loro anziani direttamente presso la propria abitazione,
  • l’attivazione seria della legge regionale su l’invecchiamento attivo per evitare di perdere la storia del nostro territorio.

Quest’ultima è una legge questa approvata dal nostro Governo regionale con uno scarso coinvolgimento di tutte le forze sociali esistenti ed operanti sul territorio.

Sono questi i maggiori punti strategici per il rilancio o la partenza di un nuovo periodo sociale ed economico per tutti i cittadini che l’Ente Regione dovrebbe seriamente affrontare con il coinvolgimento di tutte le forze sociali esistenti ed operanti nella Regione”.