Il consigliere comunale del Pd, Nicola Lovallo, punta il dito contro il sindaco di Potenza, Dario De Luca:
“E’ paradossale sentir dire dal sindaco di Potenza che servono fondi per ripristinare la situazione disastrosa delle arterie rurali e non solo a seguito delle recenti avversità atmosferiche.
E’ paradossale perché da anni continuo a dire che bisognava prevedere interventi e stanziare fondi proprio per non trovarci con strade che ormai non sono più in condizioni di essere percorse.
Avevo chiesto che nella rimodulazione dei 26 milioni di euro dei fondi di Sviluppo e coesione una parte degli stanziamenti fossero destinati al rifacimento di strade rurali.
In quella occasione ne avevamo discusso in Commissione e non avendo avuto risposte, avevo presentato anche un ordine del giorno finito, come ormai consuetudine di questa amministrazione, nel dimenticatoio.
Poi successivamente, nella fase di ricognizione dell’economia dei lavori sempre previsti nella rimodulazione, avevo proposto che il 50 per cento di quella somma fosse destinata proprio alle aree rurali ma anche qui nessuna risposta e mi fu detto che se ne sarebbe riparlato in occasione dell’utilizzo dei fondi dell’Agenda Urbana.
Alla fine anche nei 45 milioni dei fondi dell’Agenda Urbana nessun euro è stato destinato alle aree rurali e si è ancora una volta abbandonata una parte considerevole della città quale è quella delle campagne.
Sarebbero bastate poche risorse tempo fa ed invece ora ne occorreranno tante e come sempre il Sindaco bussa alla porta della Regione.
Peccato che ha dimenticato che erano previsti fondi dedicati proprio alla viabilità rurale ed il Comune è stato escluso da ogni intervento per carenza di documenti che sono stati presentati a bando scaduto.
Questa amministrazione si è caratterizzata da subito per una assoluta mancanza di programmazione in ogni settore e per una completo abbandono delle aree rurali.
Fosse servito a rendere la città migliore forse lo avremmo anche capito ma Potenza è ormai una città in agonia e non servirà continuare a chiedere fondi alla Regione Basilicata che fino ad oggi, per far sopravvivere De Luca e company, ne ha già elargiti tanti senza nessun risultato tangibile se non quello di conservare le poltrone di pochi”.
