Trasmettiamo e pubblichiamo il comunicato della Confsal Basilicata:
“Si è tenuto a Potenza, presso la sede dell’Assessorato alla Salute, un incontro cruciale per il futuro della sanità lucana.
Alla presenza dell’assessore regionale Cosimo Latronico e dei direttori generali delle aziende sanitarie, sono stati affrontati temi prioritari come le liste d’attesa, le assunzioni e la necessità di una gestione finanziaria più trasparente.
L’assessore ha sottolineato:
“Abbiamo davanti a noi sfide decisive.
Liste d’attesa, assunzioni e una gestione finanziaria più trasparente non possono più essere rimandate“.
Come Confsal accogliamo con favore queste dichiarazioni, ma sottolineiamo l’urgenza di tradurle in azioni concrete e rapide.
Il caso di Melfi evidenzia criticità oggettive.
La scorsa settimana, all‘Ospedale San Giovanni di Dio di Melfi, i cittadini hanno vissuto un’altra realtà.
Per due giorni consecutivi, il servizio ticket è rimasto chiuso.
Una donna racconta:
“Sono arrivata alle 8 del mattino e ho trovato le porte sbarrate“.
Il Sindaco Giuseppe Maglione, visibilmente contrariato, dichiara:
“Un disservizio così non è accettabile.
Chiedo alla direzione sanitaria di intervenire immediatamente”.
Questo episodio non è un’eccezione.
È il sintomo di un sistema che fatica a rispondere alle esigenze del territorio.
Le promesse di riforma devono confrontarsi con la realtà quotidiana di cittadini e operatori.
Le risorse ci sono ma, vanno usate bene.
Durante l’incontro, si è parlato, anche, delle opportunità offerte dai piani di assunzione per il 2025.
Come Confsal, ribadiamo quanto già espresso dalla Fials-Confsal, ovvero, non è più il tempo delle economie sui tetti di spesa.
Servono investimenti concreti, soprattutto per garantire un’adeguata dotazione di personale.
I fondi ci sono ma, spesso, non vengono utilizzati.
Lo dimostrano i milioni di euro lasciati inutilizzati negli ultimi anni.
Allo stesso tempo, emerge una preoccupante tendenza: tagliare i servizi affidati alle ditte esterne.
Il segretario regionale Confsal, Gerardo De Grazia, sottolinea:
“Questi servizi sono il cuore invisibile delle nostre strutture.
Senza di essi, il sistema rischia di collassare.
Non valorizzarli significa minare le fondamenta del sistema sanitario“.
La proroga dei concorsi: un passo indispensabile.
Un punto particolarmente critico riguarda i concorsi per infermieri in scadenza a giugno.
Noi, come organizzazione sindacale, prendiamo una posizione chiara.
È inaccettabile che si rischi di perdere personale qualificato per semplice inerzia.
Questi concorsi devono essere prorogati senza esitazione.
Il rischio, altrimenti, è che la sanità lucana perda l’occasione di rafforzare i propri reparti, aggravando ulteriormente le liste d’attesa e la qualità dei servizi.
Una stagione di confronto mancata.
Tornando a quanto dichiarato dall’Assessorato, l’incontro si conclude con l’impegno di rafforzare la collaborazione tra Regione e aziende sanitarie, con l’obiettivo di affrontare concretamente le criticità come le liste d’attesa.
Come sindacato, ribadiamo che non è solo necessario rafforzare la collaborazione tra Regione e aziende sanitarie, ma è fondamentale coinvolgere attivamente le organizzazioni sindacali nei processi decisionali per affrontare le varie criticità del sistema sanitario, come la carenza di personale, le criticità del 118 e la formazione.
Le forze sociali rappresentano la voce dei lavoratori e dei cittadini, e ignorarle significa perdere un’opportunità cruciale per garantire soluzioni efficaci e condivise.
Le questioni già affrontate non possono rimanere in sospeso.
Ogni promessa inevasa non è solo una mancata occasione per migliorare il sistema sanitario, ma un tradimento delle aspettative dei cittadini e dei lavoratori.
Un futuro da costruire insieme La Confsal e la Fials continueranno a vigilare, a incalzare e a proporre soluzioni.
Perché la sanità non è solo un servizio: è la garanzia di un diritto fondamentale.
De Grazia conclude:
“Non possiamo permetterci di sprecare risorse o di ignorare le esigenze del nostro territorio.
È il momento di agire, di investire e di costruire una sanità che sia davvero per tutti“”.