POTENZA, STRADA EMILIO COLOMBO: “UNA SCELTA MINIMALISTA E RIDUTTIVA”, A DIRLO…

Il capogruppo del Centro democratico al Comune di Potenza, Pietro Campagna, interviene in merito all’inaugurazione di via Emilio Colombo:

“E così….ieri, con diversi mesi di ritardo, è stata finalmente aperta, in pompa magna, la nuova strada di collegamento tra Via Cavour e l’area universitaria ed ospedaliera, che l’amministrazione comunale ha voluto intitolare ad Emilio Colombo.

Ieri, quindi, in occasione del quinto anniversario della sua morte, la Città ha voluto onorare la memoria dello Statista, certamente uno dei leader politici più illustri della Nazione, intitolandogli quello che già a suo tempo abbiamo avuto modo di etichettare come “poco più di un tratturo di campagna”.

Non per puro spirito di contrapposizione politica o perché non capivamo le pur labili motivazioni che avevano indotto l’Amministrazione a tale scelta ma più semplicemente perché ci eravamo a lungo interrogati su come la Città potesse rendere degnamente omaggio alla memoria di Emilio Colombo ed avevamo infine coraggiosamente prescelto una delle piazze di quel centro storico cittadino, che lo aveva visto protagonista nei tanti decenni di attività politico istituzionale, sempre ai massimi livelli nazionali ed europei, e che potesse quindi meglio rappresentare il senso di rispetto, prima ancora che di gratitudine, che la sua Città gli doveva.

Ed era questo un impegno morale, che in molti pare abbiano già dimenticato, che, pur non essendo mai stato un “colombiano”, avevo personalmente rilanciato in occasione dell’apposizione della targa commemorativa collocata, non a caso, su quel fabbricato di di Via Pretoria, nel cuore della città storica, che lo aveva accolto nei lunghi decenni della sua presenza in Città.

Senza dire che, grazie ad un’apertura in tal senso registrata a livello regionale, si era anche “accarezzata” l’idea di costituire una Fondazione, che perpetuasse la memoria e l’operato dello Statista tra le future generazioni.

E invece no, alla fine, in piena sintonia con l’agire politico del momento, si è optato per una scelta assolutamente minimalista e riduttiva che certamente non rispecchia il sentire popolare né rende degnamente merito all’illustre concittadino.

Con la classica ciliegina sulla torta rappresentata dal cippo scultoreo che svilisce anche l’immagine di quella fisicità ed ammirata lucidità di cui lo Statista ha dato prova sino alla fine”.