Tempa Rossa: “Assicurare un efficace controllo ambientale, anche alla luce delle fiammate che stanno allarmando le comunità locali. Necessità di un vero patto di sito”

“Sul petrolio le divisioni e i campanilismi sono un regalo alle compagnie petrolifere: serve un quadro di regole certe su occupazione, investimenti e tutela dell’ambiente”.

È quanto sostiene il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, che invita le amministrazioni locali ricadenti nella concessione Tempa Rossa a:

“recuperare uno spirito di forte coesione e collaborazione nell’interesse di tutte le comunità interessate.

Il sindacato pur con sfumature diverse, da tempo propone la necessità di un vero patto di sito come cornice giuridica in grado di disciplinare e istituzionalizzare le relazioni con le compagnie petrolifere.

L’obiettivo è rilanciare con forza il ruolo della contrattazione di sito e del tavolo della trasparenza e sottrarre il tema del petrolio, dell’occupazione locale e della tutela dell’ambiente alle vecchie logiche clientelari e alle negoziazioni al ribasso.

Il recente incontro promosso dalla Cisl a Cirigliano andava proprio nella direzione di costruire una forte e organica alleanza sociale e istituzionale per rinnovare la discussione nell’alveo dei percorsi istituzionali già esistenti.

In questo quadro va ricollocato anche il ruolo dell’Arpab (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata) quale presidio indipendente e autorevole per il monitoraggio e la tutela dell’ambiente, ruolo che dovrà essere ulteriormente rafforzato dalle future nuove assunzioni per superare la logica delle informazioni unilaterali da parte delle multinazionali e assicurare un efficace controllo ambientale, anche alla luce delle fiammate che stanno allarmando le comunità locali.

È necessario che il governo regionale interrompa l’inspiegabile silenzio su questi fatti e apra un confronto serio con la compagnia francese alla presenza delle forze sociali e dei sindaci dei 13 comuni della concessione.

Per questi motivi riteniamo non più rinviabile uno specifico tavolo di concertazione con la giunta regionale per discutere di patto di sito, del ruolo dell’Arpab e di come costruire un corretto sistema di relazione tra i Comuni improntato alla coesione e alla cooperazione”.