ADDIO ALL’AVVOCATO MAROTTA, GRANDE STUDIOSO CHE AMAVA PROFONDAMENTE LA NOSTRA REGIONE

Nella tarda serata di ieri è morto l’avvocato Gerardo Marotta, che avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 26 Aprile. Era ricoverato presso una clinica napoletana a causa di una brutta caduta. Si è spento per il sopraggiungere di una grave e irreversibile crisi respiratoria.

Laureato in giurisprudenza è stato un grande studioso di storia, letteratura e filosofia, avvicinandosi dapprima all’Istituto Italiano per gli Studi Storici fondato da Benedetto Croce, poi fondando l’associazione Cultura Nuova che diresse fino al 1953 organizzando manifestazioni e conferenze rivolte ai giovani che richiamarono tutte le più grandi personalità della cultura Italiana.

Nel 1975 fondò a Napoli l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, del quale è stato Presidente fino alla morte..

Marotta ha donato all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, la propria biblioteca personale con una dotazione di oltre 300.000 volumi frutto di trent’anni di appassionata ricerca.

Marotta era profondamente legato alla Basilicata, da dove proveniva la sua famiglia di origine.

E sono stati tanti i messaggi di cordoglio espressi dalle istituzioni lucane.

L’Amministrazione comunale di Brienza lo ha così ricordato:

“L’Avvocato Gerardo Marotta, instancabilmente e pazientemente ha vissuto la sua vita diffondendo e difendendo la cultura nell’ intero nostro Mezzogiorno e particolarmente a Brienza, dove lui amava soggiornare perché patria di Mario Pagano, esponente tra i più rilevanti dell’illuminismo napoletano.

Tutta la comunità burgentina è grata a Gerardo Marotta per aver instillato in diverse generazioni l’amore per la cultura e, soprattutto, la necessità di lottare sempre contro la nuova barbarie che, come diceva lui stesso “distrugge monumenti di bellezza, sistemi di pensieri, chiudendo scuole, disperdendo o bruciando musei e biblioteche e archivi e facendo altre simili cose… di ciò gli esempi non occorre cercarli nelle storie remote, perché le offrono quelle dei giorni nostri”.

Questa è  l’eredità che lascia non solo alla comunità scientifica e letteraria, ma soprattutto a tutti noi, a quella “società civile” che ha ancora bisogno di essere formata, guidata ed educata alla filosofia, al pensiero creativo, alla capacità di giudizio in modo da poter finalmente assurgere a classe dirigente “illuminata”.

Per il consigliere regionale Aurelio Pace:

“Se ne va una delle figure di storia illuminata del Mezzogiorno d’Italia. Preziosa esperienza di filosofo illuminista; voce autorevole di un Mezzogiorno colto e plurale; custode di un patrimonio culturale che quei trecentomila volumi non contengono in toto. Ci sono forme di conoscenza che non trovi nei libri che attraversano il tempo e lo segnano. L’ avv. Gerardo Marotta, tenace ed insostituibile custode dell’Istituto italiano per gli studi filosofici, era tutto questo. Ho avuto il piacere di conoscerlo e di sentirmi un nano difronte ad un gigante. Alle Istituzioni rimane il compito di custodirne la memoria e di valorizzare, con colpevole ritardo il patrimonio di sapere, di cultura, nonché il patrimonio librario che l’avv. Marotta ha costruito in questi anni”.

Infine, anche l’amministrazione comunale di Melfi ha voluto tributare così l’ultimo saluto:

“Nella scomparsa dell’Avvocato Gerardo Marotta, l’Amministrazione Comunale di Melfi – che lo ha annoverato tra i suoi cittadini onorari – ne ricorda il grande impegno culturale che lo spinse a fondare l’Istituto di Studi filosofici a Napoli e ad approfondire la conoscenza sulla cultura classica e moderna del Mezzogiorno”.