Basilicata: incentivi per il settore agro-alimentare lucano! Ecco i dettagli

“In una situazione di sofferenza per il settore agro-alimentare lucano d’eccellenza a causa del costo delle materie prime, che in alcuni casi risentono anche di difficoltà di importazione, come per i cereali, e del crescente lievitare dei costi della componente energetica, il decreto del Mipaaf che definisce i criteri per la concessione del ‘Fondo di parte capitale per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano’, con una dotazione finanziaria pari a complessivi 56 milioni di euro, di cui 25 milioni di euro per il 2022 e 31 milioni euro per il 2023, è un provvedimento particolarmente utile”.

A sostenerlo è l’assessore per le Politiche Agricole, Forestali ed Alimentari Francesco Cupparo precisando che è prevista l’erogazione di agevolazioni fino al 70% dell’investimento, per un massimo di 30.000 euro per singola impresa, per l’acquisto di macchinari professionali e altri beni strumentali durevoli innovativi.

I beneficiari sono:

  • le imprese di ristorazione con somministrazione;
  • le pasticcerie;
  • le gelaterie iscritte da almeno 10 anni al registro delle imprese o in alternativa quelle che, nei dodici mesi precedenti la data di pubblicazione del decreto, hanno acquistato prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI (Sistema di qualità nazionale di produzione integrata), SQNZ (Sistema di qualità nazionale zootecnica) e prodotti biologici.

Per la ristorazione la quota stabilita è fissata al 25% degli acquisti totali, per la pasticceria e la gelateria al 5%.

Cupparo continua:

“La campagna ‘Compra lucano. Il piacere di mangiare sano’ promossa dalla Regione dal 2020, in piena pandemia, per promuovere il made in Basilicata e sostenere concretamente le filiere agricole lucane e il mondo rurale ha dato risultati importanti che però il nuovo scenario internazionale estremamente complesso rischia di vanificare.

Insieme alle microaziende che sono la caratteristica della qualità delle eccellenze alimentari lucane abbiamo grandi player come Ferrero e Barilla che confermano la validità della localizzazione sul nostro territorio.

Per il comparto alimentare la scarsità di materie prime è un problema che può produrre danni significativi e che continua a preoccuparci anche se non mancano segnali di resistenza da parte del nostro sistema alimentare che intendiamo incoraggiare e sostenere”.