Basilicata lancia piano di oltre 400 milioni per affrontare i nodi cruciali del mondo agricolo. I dettagli

“La Regione Basilicata ha messo a punto un piano di sviluppo rurale per affrontare i nodi cruciali per l’innovazione del mondo agricolo e per la sua trasformazione.

Un programma che vale 450 Milioni di euro attraverso azioni puntuali nel campo ambientale, di tutela del territorio, di sviluppo della innovazione sia in termini di ordinamenti colturali che di strumenti, di insediamento di nuove generazioni, di potenziamento della cooperazione per aggregare l’offerta dei beni prodotti e contenere i costi di produzione, di formazione nella direzione di accrescere le competenze degli operatori agricoli”.

Lo ha detto l’assessore all’Ambiente, Energia e Territorio della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, intervenendo a Marconia di Pisticci ad un convegno sui temi dell’agricoltura.

Ha aggiunto l’assessore regionale:

“Un piano di sviluppo strategico volto a valorizzare la filiera agro alimentare, a promuovere nuove opportunità commerciali, ad accrescere la competitività del settore attraverso il consolidamento del sistema di qualità della produzione e del miglioramento della qualità della vita dei distretti rurali.

Anche per quel che riguarda la questione dei danni provocati dai cinghiali la Regione ha messo in campo azioni concrete sia sul versante della cattura dei cinghiali che sulla costruzione di una filiera di valorizzazione delle carni dei cinghiali; con l’aggiunta di una serie di misure che contengono incentivi per sostenere le azioni di eradicazione dei cinghiali da parte degli agricoltori e dei selecontrollori.

Comunque i dati cattura e di abbattimento degli animali sia negli ambiti di caccia che nelle zone protette dei parchi e delle riserve, iniziano ad essere significativi e saranno sempre più consolidati.

Il coinvolgimento sempre più attivo dei soggetti che operano nel campo agricolo e la loro coesione è da promuovere perché la crisi del settore non sia un mero conflitto, ma una occasione per potenziare i punti di forza e trasformare il settore primario in un campo di lavoro per sperimentare qualità, innovazione e crescita”.