Basilicata, Sanità: “Il personale precario merita rispetto e occorre fare in fretta per dare risposte concrete”. La richiesta

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di UIL FPL BASILICATA:

“Il Decreto PNRR, entrato ufficialmente in vigore il 30 aprile 2024 con la sua pubblicazione nel supplemento ordinario n.100 della Gazzetta Ufficiale, introduce importanti novità per il settore sanitario italiano.

Tra le varie misure, l’articolo 8 del decreto spicca per la sua rilevanza, estendendo i termini per la stabilizzazione del personale sanitario e sociosanitario.

Con il nuovo decreto, gli enti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) sono autorizzati a procedere con assunzioni a tempo indeterminato fino al 31 dicembre 2025, seguendo il piano triennale dei fabbisogni di personale.

Una mossa volta a rafforzare la stabilità del settore in un periodo di crescente pressione dovuta alle esigenze sanitarie emergenti.

Il decreto stabilisce chiare linee guida per il processo di stabilizzazione.

Possono essere assunti a tempo indeterminato i professionisti del settore sanitario e sociosanitario, anche quelli non attualmente in servizio, a condizione che siano stati precedentemente impiegati con contratti a tempo determinato attraverso procedure concorsuali.

È richiesto che questi professionisti abbiano accumulato almeno diciotto mesi di servizio in un ente del SSN, di cui almeno sei mesi tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2024.

Un aspetto significativo del decreto è l’autonomia concessa alle singole regioni nella definizione dei criteri di priorità per le assunzioni.

Questo permetterebbe una maggiore flessibilità e adattabilità alle specifiche esigenze sanitarie regionali.

Ad oggi su questo tema la UIL FPL sollecita le aziende sanitarie a fare presto nel pubblicare le nuove graduatorie.

Molti precari (OSS) che tanto hanno dato durante il Covid sono andati a casa perchè, a dire dell’ASP di Potenza, avevano raggiunto il limite massimo dei 36 mesi quanto invece poteva essere applicato l’articolo 70 comma 2 CCNL 2019/2021 che ha sostituito l’articolo 57, comma 2, CCNL 2016 2018, che consente alle stesse aziende di poter prorogare ulteriori 12 mesi.

Su questo punto si è espresso anche l’ARAN.

Infatti l’AOR San Carlo, correttamente, ha applicato questa norma.

L’augurio e che lo facciano anche l’ASM e l’IRCCS CROB per i precari in scadenza che hanno raggiunto i 36 mesi.

Ci siamo anche attivati con una diffida legale di cui attendiamo ancora una risposta.

Il personale precario merita rispetto e occorre fare in fretta per dare risposte concrete”.