FINALMENTE LA REGIONE BASILICATA HA APPROVATO I TAGLI ALLE RETRIBUZIONI DEI CONSIGLIERI

Ieri il Consiglio regionale della Basilicata ha finalmente approvato una riduzione delle indennità spettanti ai consiglieri regionali

Il Consigliere regionale del Gruppo misto aderente all’Art.1-Mdp, Giannino Romaniello, conferma i passi avanti in merito ai tagli fatti alle spese della politica.

In una dichiarazione di Romaniello si legge:

“Gli emendamenti proposti dalla maggioranza e approvati dal Consiglio regionale hanno ridotto la portata dei tagli ai costi della politica da me proposti.

Ho, tuttavia, deciso di votare ugualmente la proposta di Legge nel suo complesso in quanto rappresenta comunque un miglioramento in termini di risparmio.

Vale la pena ricordare che il Consiglio regionale della Basilicata ha dimostrato, in più occasioni, una notevole sensibilità su questo tema anticipando in questi anni, molto spesso su proposta del sottoscritto, molte delle scelte successivamente adottate anche dalle altre Regioni.

La Regione Basilicata è stata, infatti, tra le prime regioni italiane ad abolire i vitalizi e l’assegno di fine mandato (su mia proposta) e a ridurre le indennità di mandato.

Le mie proposte andavano nella direzione di una maggiore riduzione dei costi della politica regionale, attraverso una ulteriore diminuzione degli emolumenti dei consiglieri regionali, sia in relazione all’indennità di funzione che all’indennità di carica, ma soprattutto prevedevano che i risparmi realizzati fossero totalmente destinati al sostegno di politiche di inclusione.

In particolare il risparmio complessivo annuo, che avevamo stimato in circa 685.080 euro, sarebbero stato destinato ai portatori di handicap con particolari patologie disabilitanti, dando priorità all’acquisto di strumenti tecnologici innovativi per favorire l’accesso al sapere ed alla partecipazione alla vita sociale, culturale e ludica.

Faremo, nei prossimi giorni, il calcolo di quante risorse in più avremmo avuto a disposizione con la nostra proposta rispetto a quella approvata.

Si poteva avere più coraggio, ma un altro passo in avanti è stato comunque fatto”.