Il Premio Nobel Jody Williams insieme ad una delle donne più influenti dell’Africa in visita a Potenza! I dettagli

L’11 maggio 2024 avrà luogo a Roma il World Meeting on Human Fraternity, organizzato dalla Fondazione Fratelli Tutti con la partecipazione di premi Nobel, scienziati, artisti, professori, sindaci, medici, manager, lavoratori, campioni dello sport di fama mondiale.

Sono previsti 12 tavoli di confronto tematici, ai quali anche Papa Francesco parteciperà con la sua voce autorevole, in luoghi simbolo come il Palazzo della Cancelleria nella Città del Vaticano, il Cnel, il Salone d’onore del Coni, l’Accademia dei Lincei.

Jody Williams, Premio Nobel per la Pace e Presidente della Fondazione Città della Pace, accompagnerà in quest’occasione al tavolo dei bambini in Vaticano cinque minori di due famiglie ospitate a Lauria e Brienza nell’ambito del progetto SAI della Provincia di Potenza gestito insieme al Consorzio Officine Sostenibili ed ARCI Basilicata in rappresentanza dei bambini rifugiati.

Il 12 maggio 2024 Jody Williams, sarà poi in Basilicata insieme all’attivista Samia Nkrumah, una delle donne più influenti dell’Africa, a Matera dove incontrerà le famiglie palestinesi ed i rifugiati accolti dalla Coop. Sociale Il Sicomoro presso il ristorante Enjoy dove cucina lo chef Said, un rifugiato arrivato anni fa come minore straniero non accompagnato in Basilicata.

In quell’occasione Jody Williams incontrerà il Sindaco della Città Domenico Bennardi per complimentarsi per l’approvazione del progetto esecutivo per la piantumazione di un vero e proprio bosco urbano formato da migliaia di alberi a Serra Rifusa.

Questo progetto, che nasce da un protocollo di intesa promosso dalla Fondazione Città della Pace insieme al Comune di Matera ed alla Società benefit Arbolia sottoscritto nel 2021, che è una azione concreta per il contrasto ai cambiamenti climatici ed a vantaggio delle comunità accoglienti che Jody Williams promuove con la Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata.

Il 13 maggio Jody Wiliams e Samia Nkrumah infine incontreranno a Potenza presso Scambiologico a Piazzale Istria, i bambini rifugiati che frequentano diversi istituti scolastici cittadini e che sono ospiti del progetto SAI del Comune di Potenza gestito da ARCI Basilicata con Consorzio Officine Solidali e la Coop. Soc. La Mimosa.

L’evento, organizzato dalla Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata sarà anche l’occasione per le classi delle scuole cittadine che ospitano i bambini rifugiati di incontrare il Premio Nobel e per partecipare con i loro disegni ai lavori del World Meeting on Human Fraternity.

Questa iniziativa inaugura il programma “migrAzioni 2024” che si propone di celebrare la “Giornata mondiale del rifugiato” nell’ambito delle attività di accoglienza dei progetti SAI con mostre fotografiche, documentari, eventi culturali e sportivi.

Dal 13 maggio fino al 28 giugno saranno coinvolti gli abitanti di diversi centri della Basilicata che ospitano i rifugiati per ricordare che nel 2023 oltre 110 milioni di persone sono state costrette a fuggire per guerre e persecuzioni secondo i dati dell’UNHCR

Samia Nkrumah:

Samia Yaba Christina Nkrumah (nata il 23 giugno 1960) è una politica ghanese, ex presidente del Convention People’s Party, prima donna a capo di un grande partito politico del Ghana, membro del Parlamento dal 2008 fino al 2013.

È figlia di Kwame Nkrumah che è stato il primo Presidente del Ghana dopo aver guidato la Costa d’Oro all’indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1957. A seguito del colpo di Stato militare che rovesciò suo padre nel 1966 fu costretta a lasciare il Ghana con la madre e i fratelli rifugiandosi dal Presidente Nasser in Egitto.

È una delle fondatrici di Africa Must Unite, che mira a promuovere la visione e la cultura politica di Kwame Nkrumah ed in un articolo dell’Huffington Post, che ha descritto e analizzato il suo impatto sulla politica ghanese e africana, è stato scritto di lei: “Il nuovo Mandela è una donna”.

È attiva nella politica in Ghana ed un’attivista contro il matrimonio infantile, per l’empowerment delle donne e per le questioni femminili e si è schierata recentemente contro una legge anti-LGBT, definendola “brutale, dura e ingiusta”.

Samia parla correntemente arabo, italiano, danese e inglese. Ha lavorato per molti anni come giornalista e consulente per i media ed è considerata una delle donne più influenti del continente africano.

Jody Williams:

Jody Williams ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 1997 per aver lavorato ad una campagna internazionale finalizzata a vietare le mine antiuomo.

È stata la decima donna in assoluto – e la terza donna americana – a ricevere il Nobel per la Pace.

Sin dalle sue proteste contro la guerra del Vietnam, è stata per tutta la vita una sostenitrice della libertà, dell’autodeterminazione e dei diritti umani e civili.

A partire dall’inizio del 1992 con due organizzazioni non governative Jody Williams, ha supervisionato la crescita della campagna, fino a coinvolgere oltre 1.300 organizzazioni in 95 paesi che lavorano per eliminare le mine antiuomo, raggiungendo l’obiettivo di ottenere un trattato internazionale che vieta le mine antiuomo durante una conferenza diplomatica tenutasi a Oslo nel settembre 1997.

Nel 2006, Jody Williams ha fondato la Nobel Women’s Initiative, di cui è presidente, insieme ai premi Nobel Shirin Ebadi (Iran), Wangari Maathai (Kenya), Rigoberta Menchú Tum (Guatemala), Betty Williams e Mairead Maguire (Irlanda del Nord). L’Iniziativa utilizza il prestigio del Premi Nobel per la Pace per sostenere e amplificare gli sforzi delle donne di tutto il mondo che lavorano per una pace sostenibile con giustizia e uguaglianza.

Williams ha ricevuto, tra gli altri riconoscimenti, quindici lauree honoris causa e nel 2004 è stata nominata dalla rivista Forbes come una delle 100 donne più potenti del mondo.

Ha conseguito la cattedra Sam and Cele Keeper Endowed in Peace and Social Justice presso il Graduate College of Social Work presso l’Università di Houston, dove insegna dal 2003. Nell’anno accademico 2012- 2013, è diventata la Jane Addams Distinguished Visiting Fellow inaugurale in giustizia sociale presso l’Università dell’Illinois a Chicago.

Il suo libro di memorie sulla vita da attivista di base, “My Name is Jody Williams: A Vermont Girl’s Winding Path to the Nobel Peace Prize” è stato pubblicato dalla University of California Press all’inizio del 2013.