In ricordo dello scienziato lucano Gasparrini, da Castelgrande un premio nazionale per chi ama la natura. L’iniziativa

Nei primi decenni dell’800 un giovane lucano, arrivato giovanissimo a Napoli, si appassiona di botanica e si infervora per la nascente Italia; con la maturità apporta un significativo contributo a quella scienza e alla società civile.

Oggi, a duecento anni di distanza, Guglielmo Gasparrini – questo il nome del giovane partito da Castelgrande – continua a fungere da stimolo in entrambi i campi.

È nel suo nome, infatti, che, sabato 2 marzo 2024, si è tenuto nella sala consiliare del comune di Castelgrande la presentazione del progetto “Premio Nazionale Guglielmo Gasparrini”, una iniziativa che vuole portare all’attenzione pubblica questa parte del territorio regionale e che vuole assegnare un riconoscimento a chi si impegna in vari modi per il rispetto della natura.

Il sindaco del piccolo centro lucano, Francesco Cianci, nel suo saluto ha annunciato la creazione di un Centro di educazione ambientale presso il Parco dei Colori, una struttura sorta diversi anni fa proprio per ricordare la figura del Gasparrini.

Giuseppe Masi, presidente del Comitato promotore del Premio, introducendo i lavori della giornata, ha posto l’accento sulla necessità di valorizzare il territorio a partire proprio da chi, nel tempo, ha dato lustro al paese con la propria scienza e con il costante impegno ed ha illustrato il progetto nelle sue linee generali ad un pubblico folto ed attento.

La professoressa Simonetta Fascetti, docente dell’Unibas, collegata in remoto, si è soffermata sulla figura dello scienziato Gasparrini, evidenziando in poche battute la sua importanza nel campo della botanica.

Il prof. Carmine Colacino, in forza anche lui presso l’Unibas, ha tenuto una interessante e seguita relazione con la quale, partendo da un lavoro presentato come tesi di laurea presso l’università della Basilicata, ha illustrato il periodo vissuto dal Gasparrini e come le scelte in campo economico e sociale finiscono per influire sull’ambiente.

Il prof. Luigi Cerciello Renna, dell’UniRoma 4, riprendendo a parlare del Premio, ha evidenziato il valore aggregante oggi rappresentato dallo scienziato lucano, uno sprone finalizzato a mettere a frutto le potenzialità di un territorio.

I lavori sono stati conclusi da Lucio Saggese in rappresentanza di una delle associazioni promotrici del Premio, il quale ha annunciato che entro il mese di marzo il Comitato scientifico appronterà il bando di partecipazione e che la manifestazione di premiazione si terrà in luglio.

Ecco la locandina con i dettagli.