Auguri a tutti coloro che si chiamano Rocco.
Oggi partono ufficialmente a Tolve i festeggiamenti per il Santo patrono del paese: San Rocco.
Sotto il profilo cattolico il Santo è venerato dalla Chiesa come protettore dei pellegrini, degli appestati e dei contagiati (simbolo di carità e guarigione verso i malati), ma è anche invocato in molti paesi come protettore degli animali e dagli eventi catastrofici naturali.
Emblema delle sofferenze, è considerato anche il patrono degli invalidi, dei prigionieri e degli emarginati.
Tra i tanti paesi della nostra Regione in cui il San Rocco è venerato e festeggiato, il primo posto è certamente riconosciuto a Tolve, paese che vanta una lunga e vivace tradizione del culto per il Santo che ogni anno richiama (nella duplice ricorrenza del 16 Agosto e 16 Settembre) decine di migliaia di pellegrini da tutta la regione e dalle regioni vicine, come testimoniano le migliaia di ex voto conservati nella “Casa del Pellegrino“.
La motivazione del doppio festeggiamento non è ancora ben chiara: le fonti storiche certe associano questa scelta all’andamento di quella che era vita agricola: nel mese di Agosto infatti i contadini tolvesi erano impegnati nei campi nella raccolta del grano e la festa del Santo patrono li distoglieva dai loro impegni.
In entrambe le occasioni a mezzogiorno, si svolge una solenne processione per le vie del paese, dove la statua di San Rocco è portata a spalla dai devoti per le vie cittadine in un solenne corteo.
All’uscita dalla chiesa della Statua del Santo, le campane completano il tutto suonando a festa, accompagnate dall’Inno a San Rocco della banda.
In occasione dell’evento festivo la statua è ricoperta da un manto d’oro realizzato componendo i numerosissimi ex voto donati al Santo per testimoniare il sentito legame di devozione e testimoniare le Sue virtù miracolose.
Oggi i festeggiamenti assumono le sembianze di “sagra di paese” dove nella via principale (addobbata di luminarie) viene allestito un mercato che offre i prodotti più disparati.
Ieri la statua del Santo è stata ricoperta d’oro ed è stato realizzato anche un cinto offerto per devozione da coniugi di contrada Cavaliere a Potenza.