Mario Coviello, Presidente Comitato Provinciale Unicef Potenza, racconta la sua visita alla scuola di Bella.
Ecco come è andata:
“Giovedì 3 Febbraio 2022 torno finalmente nella scuola di Bella che è stata la mia vita per oltre 40 anni.
La maestra Teresina Esposito mi ha invitato alla vigilia della “Giornata dei calzini spaiati” perché il disegno del suo alunno di quarta B Andrea Gugliotta ‘l’istruzione è l’arma più potente’ è stato scelto per illustrare il mese di Luglio del calendario regionale UNICEF 2022.
In qualità di presidente del Comitato Provinciale UNICEF di Potenza arrivo alle ore 8:45 in un’aula ampia con dieci bambine e bambini che mi salutano con un sorriso e mi mostrano una lavagna con tanti calzini colorati appesi ad un corda.
Ai lati della lavagna una poesia di Roberto Piumini e la locandina della giornata: ‘Il calzino Puzzle: i tasselli di un puzzle sono tutti diversi eppure si incastrano perfettamente tra loro fino a diventare un’unica immagine, un paesaggio, un’unica armonia’.
Ognuno di noi è un pezzetto diverso per capacità, caratteristiche, passioni, emozioni, gesti, pensieri.
Un pezzetto che si incastra ad altri, molti altri.
Mi presento e spiegando il logo dell’UNICEF della mia casacca ciano e distribuendo a sei alunne/i che ho chiamato attorno a me il plumpynut, il nutrimento salvavita, le bustine di vitamine, le pillole per rendere l’acqua potabile, l’ago per le vaccinazioni, la zanzariera e il centimetro per misurare il polso dei bambini in fin di vita a causa dell’insufficiente nutrizione, racconto cosa fa l’UNICEF in 192 paesi nel mondo e perché ho bisogno del loro aiuto.
Andrea illustra poi a tutta la classe il suo disegno: una fabbrica laboratorio che nutre con l’istruzione i bambini di tutto il mondo e li difende così dall’ignoranza, dai matrimoni precoci, dal lavoro minorile.
E il suo disegno ci dà la possibilità di parlare dei rapporti tra gli alunni e con il maestro Adolfo Sacco e le maestre Teresina Esposito, Carmelina Tarantino e Marianna Lo Sasso.
Con sincerità confessano che la scuola in questi due anni a loro è mancata molto per le lezioni a distanza e soprattutto perché non hanno potuto vivere in classe con i compagni e le compagne l’avventura della conoscenza, la ricchezza dello scambio.
Hanno scritto:
‘In questi due anni, forse più di prima, ci sentiamo spesso calzini spaiati, cioè più soli.
Oggi con questa giornata non perdiamo la speranze di ritrovarci, di abbracciarci e stare di nuovo insieme con serenità’.
La quarta B è una classe con alunne e alunni che hanno genitori nigeriani, brasiliani… e da quattro anni imparano a vivere la loro unicità nella diversità.
E poi parlano dell’amica, amico del cuore, delle maestre e del maestro che sono esigenti, ma importanti perché ‘ci insegnano a capire…’.
Lascio alla maestra Teresina i gadget dell’UNICEF per la raccolta fondi.
E Andrea mi saluta con i versi della poesia di Tognolini ‘Filastrocca delle differenze’:
Tu non sei come me: tu sei diverso,
ma non sentirti perso.
Anch’io sono diverso, siamo in due.
Se metto le mie mani con le tue,certe cose so fare io, e altre tu.
E messi insieme sappiamo far di più.
Tu non sei come me: son fortunato,
davvero ti son grato
perché non siamo uguali:
vuol dire che tutt’e due siamo speciali'”.
Con riconoscenza e gioia li saluto, dando loro appuntamento al prossimo incontro”.
Ecco alcune foto dell’evento.