POTENZA: ESTERINA È DISPERATA! CHIEDE AIUTO “CI HANNO TOLTO UN SERVIZIO FONDAMENTALE”

Si fanno sempre più difficili le condizioni in cui versano molti lucani affetti da gravi patologie.

Alla nostra Redazione è pervenuta la segnalazione a firma di un gruppo di ipovedenti di Potenza privati da diversi mesi dell’unico servizio messo a loro disposizione dalla Regione Basilicata.

Questi cittadini ci hanno spiegato che:

“fino allo scorso Aprile, ciechi e ipovedenti (provenienti da tutta la Basilicata) si recavano al Centro Prevenzione Cecità di Potenza per cure riabilitative.

All’interno di questa struttura prestavano servizio circa una ventina di operatori diventati una vera e propria guida per i pazienti.

Il servizio finanziato dalla Regione Basilicata, per motivi legati ai tagli economici, è stato soppresso lo scorso Aprile.

Da allora gli operatori sono stati mandati a casa e noi pazienti siamo stati privati di questo fondamentale servizio”.

La signora Esterina Buonvino, ipovedente potentina, si è fatta portavoce di questa insostenibile situazione, queste le sue parole:

“Ciechi ed ipovedenti ormai sono abbandonati a se stessi.

Sono mesi che il servizio di riabilitazione e prescrizione ausili è sospeso.

Un servizio, purtroppo, considerato fondamentale solo dai fruitori e non probabilmente dalla politica e dai dirigenti Regionali che dovrebbero impegnarsi per garantire adeguati livelli di assistenza alle persone disabili.

I molti pazienti che si sono rivolti alle istituzioni per sollecitare una soluzione a questa inefficienza, non sono stati ascoltati (praticamente o sono assenti o hanno sempre qualcos’altro di meglio da fare).

Chiediamo il ripristino immediato delle attività di riabilitazione visiva per far si che venga restituita la dignità (quella di esseri umani) alle persone bisognose di cure aventi diritto ad un’assistenza sanitaria dignitosa.”

Ci auguriamo che chi di competenza prenda a cuore la battaglia che stanno combattendo ciechi e ipovedenti lucani privati dell’unico aiuto che gli è stato offerto.