Ieri pomeriggio lunedì 21 Dicembre un’assistente capo della Polizia penitenziaria (in servizio nel carcere di Potenza) è stata aggredita da una detenuta che ha tentato di strangolarla con dei lacci di scarpe (mentre una compagna di cella la aiutava a tenere bloccata la poliziotta).
La “mantide” (questo è il soprannome in carcere della detenuta di origini napoletane che ha tentato lo strangolamento) per fortuna è stata poi “tradita” dalle urla delle altre detenute che hanno così attirato l’attenzione delle altre agenti che sono intervenute a liberare la collega per poi trasportarla velocemente all’ospedale San Carlo di Potenza.
A denunciare quanto accaduto è stato il segretario della Uilpa Penitenziari Donato Sabia che ha anche evidenziato che “l’eloquenza dell’azione non lascia dubbi, è stato un tentato omicidio studiato e pianificato nei particolari”.
Sembra che la detenuta in questione era già stata protagonista di notevoli eventi e minacce nei confronti del personale.
Sabia ha anche affermato che “non si può andare a lavorare in queste condizioni rischiando la vita in un semplice turno di servizio, quindi viene chiesto l’immediato trasferimento della detenuta che ha tentato l’omicidio entro le prossime 24/48 ore. In caso contrario, tutto il personale si mobiliterà con forti azioni di proteste, anche con l’autoconsegna”.