Potenza, incrementi salariali per questi lavoratori: la proposta alla Provincia

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa di Rocco Pappalardo, Consigliere Provinciale Pd.

Scrive Pappalardo:

“Ringrazio il Consiglio provinciale per aver approvato nella seduta odierna due mozioni proposte dal sottoscritto e condivise dai colleghi consiglieri.

Con la prima mozione, contro il deposito unico delle scorie radioattive in Basilicata, approvata alla unanimità dei presenti, abbiamo impegnato:

1) Il Consiglio provinciale di Potenza a esprimere la totale contrarietà all’individuazione del territorio regionale di Basilicata come sede di Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico;

2) Il Presidente a tutelare gli interessi della comunità provinciale di Potenza in qualunque sede e attraverso ogni azione ritenuta opportuna allo scopo di scongiurare qualsiasi decisione che porti alla realizzazione del Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico in Basilicata;

3) Il Presidente a supportare a tal fine, secondo le necessità e modalità previste, il Governo regionale di Basilicata nella messa in campo delle conseguenti azioni procedimentali e di interlocuzione col Governo nazionale, nel rispetto dei territori e dei diritti fondamentali dei cittadini.

Con la seconda mozione, condivisa con il Presidente Giordano, sottoscritta anche dai colleghi consiglieri del Partito Democratico e approvata dalla sola maggioranza consiliare, abbiamo impegnato il Presidente a verificare la previsione di meccanismi di premialità nelle procedure di gara della Provincia di Potenza per le imprese che prevedono incrementi salariali.

L’opportunità di questa iniziativa nasce dal fatto che l’Italia risulta essere l’unico Paese in Europa in cui, negli ultimi 30 anni, i salari dei lavoratori e delle lavoratrici sono diminuiti in termini reali del 2,9%, mentre nel resto dei Paesi Ocse sono cresciuti in media del 32,5%,

Inoltre, secondo l’Inps, il 23% dei lavoratori italiani percepisce un salario inferiore a 780 euro al mese e il 30% delle lavoratrici e dei lavoratori italiani guadagna meno di 892 euro al mese per 13 mensilità.

Cifre che hanno ridotto sempre più nuclei familiari sul filo della povertà relativa, specie dopo oltre due anni di inflazione che hanno ulteriormente impoverito i salari, riducendone il potere d’acquisto di circa il 20%, nel mentre sono aumentate le famiglie in povertà assoluta, che in Italia nell’ultimo anno sono arrivate all’8,3%.

Pertanto come Consiglio provinciale abbiamo impegnato il Presidente a verificare con gli Uffici competenti la possibilità di:

a) inserire nelle gare di appalto della Provincia di Potenza, tra i requisiti per l’aggiudicazione di lavori e servizi, dei meccanismi di premialità per le ditte e/o imprese che si impegnano formalmente a corrispondere ai propri lavoratori coinvolti nell’appalto un trattamento economico non inferiore a 10€/ora per tutte quelle mansioni che hanno minimi tabellari al di sotto di questa soglia;

b) prevedere tra i motivi di risoluzione contrattuale la non osservanza degli impegni di cui al punto a) dichiarato dalla ditta e/o impresa in fase di gara”.