POTENZA È LA PROVINCIA DEL SUD IN CUI SI VIVE MEGLIO “MA NON PER I NUMEROSI DISOCCUPATI”

La provincia di Potenza sale di ben venti posizioni nella classifica annuale di ItaliaOggi – Università La Sapienza di Roma sulla qualità della vita.

Il risultato, diffuso nei giorni scorsi, vede Potenza al 44° posto e la colloca, unica al Sud, nella fascia 2 con un livello di qualità della vita “accettabile”, standard diffuso nel centro Italia (Marche, Toscana, Emilia Romagna).

Il presidente provinciale delle Acli, Emanuele Abbruzzese ha commentato:

“Gli studi che vedono il nostro territorio in lenta e graduale ripresa non possono che farci piacere e spronarci a fare di più.

Purtroppo, però, queste graduatorie mettono insieme tanti fattori diversi che, spesso, non hanno lo stesso peso sulla vita dei cittadini.

La provincia vede diminuire sensibilmente la criminalità (sale nella graduatoria di qualità per la sensibile diminuzione dei reati contro la persona anche se aumentano scippi e borseggi ) e resta la città migliore in Italia per il basso numero di furti in appartamento.

Il territorio conferma di avere una eccellenza nel sistema salute (dal 7 posto dello scorso anno al 6 del 2017) con una lusinghiera collocazione nel gruppo 1 a livello nazionale.

Problematici restano però gli indicatori su produzione e occupazione, dove Potenza resta al 78° posto, con una piccola retrocessione per quanto riguarda l’occupazione.

Così come negativi rimangono i dati sul tenore di vita (anche qui con una discesa dal 58° al 62° posto) che vedono la provincia al 91° posto per spesa mensile pro capite per consumi, al 100° posto per Importo medio mensile della pensione ed all’88° posto per depositi bancari.

Su questi fattori si incide con politiche efficaci di medio-lungo periodo e con una azione sinergica di tutti i soggetti istituzionali.

Su altri temi si potrebbe intervenire anche con più immediatezza: penso al 92° posto in Italia per raccolta differenziata o alla 82° postazione per il tempo libero”.