“Una maggiore attenzione ai pensionati del lavoro autonomo per l’importante ed insostituibile ruolo che svolgono nella società”.
E’ l’invito rivolto dall’associazione Pensionati Coldiretti di Basilicata nel corso del consiglio regionale che si è svolto a Potenza in seduta congiunta con quelli provinciali di Matera e Potenza alla presenza dei massimi dirigenti della Coldiretti di Basilicata.
Ricorda il presidente dei pensionati della Coldiretti lucana, Leonardo Gorgoglione:
“Il consiglio dopo le assemblee regionali e provinciali dei mesi scorsi che hanno provveduto al rinnovo delle cariche sociali per il periodo 2023-2028 e dopo che nel mese di ottobre scorso l’assemblea nazionale ha provveduto a rinnovare le cariche e a riconfermare Giorgio Grenzi alla presidenza, diventa particolarmente necessario ed importante per incominciare a tracciare un programma di attività per il prossimo anno e per individuare quelle iniziative che, d’accordo con la nostra organizzazione, andremo a prendere a livello nazionale, regionale e locale a tutela dei nostri pensionati che da sempre hanno dovuto affrontare e sopportare continui sacrifici di natura economica, sanitaria e sociale come le pensioni tra le più basse di tutti, la residenza nei luoghi più lontani ed angusti della regione, soggetti tra i più esposti sanitariamente e più bisognevoli di cure e di degenze talvolta lunghe.
Con il sopraggiungere della maledetta pandemia la situazione ha poi raggiunto livelli insopportabili, oltre che per le precedenti questioni, anche per la prospettiva che era ed è ancora molto incerta.
Sono tanti i punti strategici per il rilancio o la partenza per un nuovo periodo sociale ed economico da discutere, approfondire e sottoporre all’attenzione del Governo regionale con cui l’associazione ha in programma di potersi confrontare”.
Per Gorgoglione sono tante le questioni da affrontare e portare all’attenzione degli Enti preposti, a cominciare da un servizio del sistema sanitario regionale più vicino alle persone ed alle nostre comunità per una sanità più equa e solidale;
una riduzione dei tempi di attesa per le visite mediche, specialistiche e screening, in particolare per le malattie conclamate e per la prevenzione (es. riabilitazioni motorie per anziani, tempi di convocazione ragionevolmente brevi per invalidità civili);
la creazione di Poli sanitari di nazionale eccellenza;
la realizzazione delle ‘case della salute’ già operanti in altre Regioni;
l’introduzione dell”assegno di dignità’ necessario per i familiari degli allettati affinchè si prendano cura dei loro anziani direttamente presso la propria abitazione;
la piena attivazione della legge regionale sull”invecchiamento attivo’ per evitare di perdere la storia del nostro territorio.
E’ una legge questa approvata dal nostro Governo Regionale e scarsamente applicata con il coinvolgimento di tutte le forze sociali operanti nella Regione compresa la nostra”.