Potenza: nuovo Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia. Buon lavoro

Nella prima seduta plenaria dello scorso 29 giugno si è riunito e insediato, presso la sede dell’Ordine di via Ascanio Branca, il nuovo Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Potenza.

I neo Consiglieri, eletti alle recenti consultazioni elettorali del 7, 8, 9 e 10 giugno 2022, hanno provveduto all’attribuzione delle cariche, nominando all’unanimità il Dottore Forestale Albino Grieco nuovo presidente, il quale verrà coadiuvato dal Dottore Agronomo Gino Panzardi, unanimemente nominato vicepresidente. Le cariche di Segretario e Tesoriere sono state assegnate rispettivamente alla Dott.ssa Agronomo Iunior Stefania Gilio e al Dott. Forestale Alessandro Zampino.

Completano la compagine consiliare la Dott.ssa Agronomo Manuela Milordo, il Dott. Forestale Rocco Macellaro, la Dott.ssa Forestale Rosita Vecchio, la Dott.ssa Agronomo Soccorsa Comes e il Dott. Forestale Gennaro Mecca.

Nel corso della stessa assemblea il Consiglio ha conferito al Consigliere Manuela Milordo la delega quale Responsabile delle Risorse umane, al Consigliere Rosita Vecchio la delega quale Responsabile Trasparenza e Anticorruzione e al Consigliere Soccorsa Comes la delega di Responsabile per la Protezione dei Dati.

Tutti i Consiglieri hanno aderito ai gruppi di coordinamento delle sette unità dipartimentali, le quali verranno definite nelle cariche all’insediamento dei dipartimenti.

Al termine della seduta il neopresidente Albino Grieco, 56 anni, libero professionista di Rionero in Vulture, ha ringraziato l’intero Consiglio Direttivo uscente per l’ottimo lavoro di riorganizzazione dell’Ordine attuato durante gli ultimi otto anni di mandato e, al contempo, ha rivolto ai neoeletti Consiglieri attestati di stima per la disponibilità a candidarsi e per aver mostrato da subito impegno e consapevolezza del ruolo assunto.

Il neo Presidente, nel chiedere a questi ultimi “dedizione e spirito di servizio”, ribadisce ancora una volta che:

“il nuovo Consiglio nasce nel rispetto dei valori fondanti e all’insegna della continuità di intenti” e, pertanto, chiede “di intraprendere tutti insieme un’azione partecipata al servizio degli Agronomi e dei Forestali.

Il compito del nuovo Consiglio, oltre a quello di dare seguito alle attività intraprese dal precedente Consiglio presieduto dal Dott. Agronomo Domenico Pisani, il quale lascia un Ente sano dal punto di vista economico e non solo, sarà quello di rappresentare al meglio le istanze dell’intera categoria presso qualsiasi organismo a livello regionale su questioni che interessano l’esercizio della professione di Dottore Agronomo e di Dottore Forestale”.

In conclusione, nel rivolgersi a tutti i colleghi iscritti, il Presidente afferma fortemente che:

L’Ordine è di tutti gli iscritti, …ma solo un Ordine partecipato e condiviso può dare voce alle giuste cause e aiutarci a rappresentare le istanze di ogni singolo collega.

Auspico, pertanto, un riavvicinamento dei colleghi e delle colleghe all’attività ordinistica, attraverso la condivisione dei temi e la partecipazione ai dipartimenti e alle attività che di volta in volta verranno attuate.

La pandemia ha limitato i nostri contatti e quelli con gli enti, ma soprattutto quelli con il territorio.

È idea condivisa di questo Consiglio dare priorità alla comunicazione mirata per riportare negli ambiti a noi più consueti – boschi, campagne, parchi e giardini, aree urbane e periurbane, luoghi di studio, di cultura e di lavoro – iniziative divulgative ed eventi dimostrativi, i quali, uniti ai momenti di formazione e di confronto tecnico, restituiranno il giusto riconoscimento a una professione intellettuale, quella dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, che, oggi più che mai, si appresta ad intraprendere le nuove sfide dettate dal PNRR, dall’Agenda 2030 e dal nuovo periodo di programmazione comunitaria 2021-2027 e a divenire, quindi, una delle figure chiave nella politica locale e regionale, nazionale e comunitaria”.