Potenza: parte il divieto di prelievo e utilizzo dell’acqua! Ecco in quali casi e per quanto tempo

Con proprio provvedimento numero 97, il Sindaco di Potenza, Mario Guarente:

“ordina a tutta la cittadinanza e su tutto il territorio comunale, con decorrenza immediata e sino a tutto il 30 Settembre 2019, il divieto di prelievo e di utilizzo di acqua derivata dal pubblico acquedotto per: irrigazione e annaffiatura di orti, giardini e prati; lavaggio di aree di pertinenza cortili e piazzali; lavaggio privato di veicoli, macchine e attrezzature; riempimento di piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino; tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico ed igienico-sanitario”.

Invita:

“la cittadinanza a un utilizzo limitato, responsabile e razionale della risorsa idrica al fine di evitare inutili sprechi”.

Avverte:

“che la mancata osservanza alle disposizioni della presente ordinanza comporta l’applicazione della sanzione amministrativa da €25,00 a €500,00, ai sensi dell’art. 7-bis del T.U.E.L. n. 267/2000”.

Il provvedimento è stato assunto a seguito di una comunicazione di ‘Acquedotto Lucano spa’ che segnala:

“l’attuale situazione di criticità dell’approvvigionamento idropotabile e la necessaria razionalizzazione delle risorse disponibili”.

A causa delle elevate temperature, si verifica inoltre un notevole incremento dei consumi idrici e, dunque, tale situazione impone l’adozione di misure straordinarie e urgenti, finalizzate a preservare la maggiore quantità di risorsa idrica disponibile, per garantire i fabbisogni primari di tipo alimentare, domestico e igienico, nonché per evitare gravi pregiudizi agli interessi collettivi.

Va altresì evidenziato come le risorse idriche siano un bene pubblico, il cui uso è quindi assoggettabile a regolamentazioni e limitazioni in presenza di motivi speciali e di pubblico interesse.

In ragione di ciò “è da considerarsi”, si legge nell’ordinanza:

“un grave problema di pubblico interesse e, come tale, da risolvere con urgenza mediante emissione di atto impositivo finalizzato a limitare e razionalizzare l’utilizzo dell’acqua potabile erogata dalla rete idrica”.