POTENZA: QUESTE LE PAROLE DEL CONSIGLIERE GALELLA SULLA CHIESA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ

Dopo la terribile vicenda sulla morte (e a seguito del ritrovamento) della giovane Elisa Claps, la Chiesa della Santissima Trinità è in fase di restauro (nel Luglio del 2014 infatti l’area della Chiesa è stata transennata a causa della caduta di calcinacci) ma non è ancora stata riaperta.

Oggi il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Alessandro Galella interviene sulla chiusura dell’edificio di culto circondato dalle impalcature.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Si sta intervenendo nel centro storico per riqualificare vicoli e strade, sono in programma e sono stati realizzati lavori su gradinate e altri immobili per cercare di recuperare la parte antica della città, per troppi anni lasciata all’incuria e all’abbandono.

Mi chiedo: è possibile che la Chiesa della Trinità, posta nel cuore del centro storico, a metà della principale via cittadina, a pochi passi dai palazzi che ospitano le sedi di Prefettura e Comune, rimanga ‘impacchettata’ da anni senza che se ne sappia più nulla?”

Prosegue Galella:

“Una storia millenaria quella della Trinità che nel 1429 vede la sua prima consacrazione registrata, e della quale risultano atti della Curia risalenti a circa due secoli prima, non può essere ignorata o cadere nel dimenticatoio.

L’evoluzione architettonica, dalle tre navate alla singola attuale, le cappelle, il presbiterio, il controsoffitto a cassettoni, il campanile ricostruito più volte a seguito dei diversi terremoti, eretto l’ultima volta poco meno di 90 anni fa, meritano l’attenzione e la cura da parte delle diverse istituzioni coinvolte.

Uno scrigno che conserva opere d’arte plurisecolari, altari in marmi policromi, soprattutto quello dell’abside, che rappresentano, insieme all’edificio sacro, un inestimabile patrimonio per la città e l’intera regione.

Oltre a tutto questo, l’aspetto più importante per noi cattolici potentini è quello che questa chiesa rappresenta.

Migliaia di sacramenti ricevuti e amministrati, importantissima attività culturale e sociale svolta per decenni nei locali annessi al tempio, per generazioni punto di riferimento, anche per fedeli non proprio esemplari come me, ma che in quella chiesa trovavano l’occasione per partecipare alla messa domenicale, per recitare una preghiera entrando per pochi minuti dall’ingresso su via Pretoria, anche solo per farsi un segno di croce passando davanti ai suoi portali.

So che il Sindaco è particolarmente sensibile a questi temi e mi auguro che, per quanto di propria competenza, possa spendersi perché i responsabili procedano con l’esecuzione dei lavori necessari al ripristino della struttura e quanto prima, si possa tornare a far vivere una parrocchia importantissima per Potenza e per i potentini”.