Potenza: un importante progetto prende vita e forma per le persone che non hanno condizioni abitative stabili. I dettagli

Gli assessori alle Politiche sociali e all’Urbanistica del Comune di Potenza, accompagnati dai referenti dell’Unità di Direzione Servizi alla Persona, hanno effettuato un sopralluogo sul cantiere di via Fabio Filzi (rione Santa Croce), per verificare lo stato di avanzamento dei lavori dell’immobile di proprietà dell’Amministrazione, destinato alla realizzazione del progetto ‘Housing First’, a valere sui fondi PO Fesr Basilicata 2014 – 2020.

È stato spiegato:

“Un importante progetto che prende vita e forma nel capoluogo lucano, per garantire un percorso di accoglienza per le persone che non hanno condizioni abitative stabili, in un contesto cittadino caratterizzato dalla crescita della povertà e dalla marginalità generata dall’emergere dei cosiddetti nuovi poveri quali disoccupati, pensionati, divorziati”

La misura, più nel dettaglio, prevede la realizzazione, nelle ex residenze universitarie di Via Fabio Filzi, di 10 alloggi di piccola dimensione da adibire a residenza temporanea di breve o medio termine.

Lo spazio interno si comporrà inoltre di un’area laboratorio e di spazi aperti al pubblico, da dedicare a una Porta sociale e a un Caffè letterario, quello esterno di un cortile pubblico con area giochi.

L’architettura interna ed esterna definisce un contesto che valorizza l’orizzontalità e la piena accessibilità:

  • abbattimento di barriere architettoniche, ambienti polivalenti con separazione diaframmatica, modulabile e trasparente per accogliere ospiti con esigenze differenti;
  • arredo urbano fluido e dinamico accessibile a tutti, forme organiche che accolgono per favorire incontro e socialità;
  • contesto ‘open air’, con giochi e sedute multifunzionali dotate di rientranze destinate alle carrozzine.

Il sopralluogo ha consentito di confermare che la progettualità, così come concepita, rappresenta un intervento fortemente innovativo e di forte significato sociale che sarà patrimonio dell’intero territorio regionale.

La particolarità di questo modello innovativo, rivolto a persone e nuclei familiari in condizioni di elevata marginalità sociale, sta nel fatto che per la prima volta interessa un immobile comunale, all’uopo oggetto di ristrutturazione, adeguamento edile e impiantistico, nonché dotazione di arredi.

È stato precisato:

“La ‘casa’, dunque, come diritto.

La ‘casa’ come vero e proprio punto di partenza dal quale la persona ‘senza dimora’ deve ripartire per riavviare un percorso di inclusione sociale”.

I lavori procedono e il completamento degli stessi, è previsto entro la fine dell’estate; sarà possibile così consegnare al territorio un servizio unico nel suo genere, assicurando a 10-15 persone con assoluta impossibilità di accedere a un’abitazione, un servizio di residenzialità temporanea completo, strutturato e continuativo, ispirandosi ai principi dell’approccio ‘Housing First’.

Nel medesimo ambito è stato avviato il servizio di ‘Pronto Intervento Sociale’, riguardante situazioni di emergenza, con funzioni di primo punto di contatto, valutazione del caso e supporto tecnico, attivazione della rete dei servizi in emergenza, redazione del progetto di aiuto, nonché il servizio di residenza anagrafica e fermoposta.

Dal 2020 sono state attivate, in diversi quartieri della città di Potenza, 4 Porte sociali, gestite da soggetti del terzo settore, quali sportelli informativi che consentono ai cittadini di avere informazioni complete su diritti, prestazioni, modalità di fruizione dei servizi sociali, nonché accedere più facilmente e in modo assistito alla rete integrata degli interventi e dei servizi sociali.