Potenza: un incontro con Sonya Orfalian, scrittrice, apolide, rifugiata, figlia della diaspora armena e autrice di questo libro. I dettagli

Mercoledì 11 Ottobre, con inizio alle ore 17:00, il Polo bibliotecario di Potenza ospiterà un incontro con Sonya Orfalian, scrittrice, apolide, rifugiata, figlia della diaspora armena e autrice del libro Alfabeto dei piccoli armeni, edito dalla casa editrice Sellerio nel 2023.

Nata in Libia, Sonya Orfalian ha trascorso la sua infanzia come rifugiata.

All’età di 11 anni, dopo il colpo di Stato di Gheddafi, è riuscita a trovare asilo a Roma, dove tuttora vive e coltiva la sua passione più grande: la ricerca della propria origine e della cultura armena, in tutti suoi aspetti, dalla cucina sino alla scrittura.

È considerata un’artista poliedrica: scrittrice, giornalista radiofonica e televisiva, traduttrice.

Il 24 aprile 1915 i maggiori esponenti della comunità armena di Costantinopoli, l’attuale Istanbul, furono arrestati per ordine del ministro dell’Interno dell’Impero Ottomano.

Da quella data inizia il genocidio del popolo armeno, una serie di deportazioni e uccisioni in cui si stima che morì più di un milione di persone.

Ancora oggi, la storia del genocidio degli armeni, non è molto nota: perciò il libro di Sonya Orfalian, mettendo a fuoco il punto di vista dei sopravvissuti, dei bambini sopravvissuti ed espatriati, coinvolge e commuove i lettori.

Nel libro infatti sono presentate le voci di 36 armeni sopravvissuti al genocidio, bambini quando assistettero alle violenze; 36 storie come 36 sono le lettere dell’alfabeto armeno: perciò il titolo suggestivo della raccolta di queste brevi e intense testimonianze di un tempo e di un luogo perduto.

Nella prefazione al volume, l’Autrice spiega:

Ho voluto mettere per iscritto questi ricordi affinché potessero emergere dal silenzio della Storia, ma l’ho fatto a ciglio asciutto: nel cuore, solo la volontà di rendere un po’ di giustizia a un popolo, il mio.

Alfabeto dei piccoli armeni è un libro che non ha la pretesa di essere un libro di storia.

Ha un’ambizione diversa e forse più elevata: quella di invitare all’ascolto delle vocine esili di chi nel mondo non ha voce e non l’ha mai avuta, di testimoniare l’ingiustizia, la sopraffazione, la negazione di ogni umanità nei confronti di chi è debole, di chi non può difendersi”.

Dialogheranno con l’Autrice:

  • Manuela Gieri, Professore Associato di Storia e Teoria del Cinema presso l’Università degli Studi della Basilicata,
  • Maria Teresa Imbriani, Professore Associato di Letteratura italiana e Filologia della Letteratura italiana presso l’Università degli Studi della Basilicata.

Ecco la locandina dell’evento.