Potenza, una vita indipendente per le persone con disabilità: il progetto

Organizzare un efficace progetto di vita che accompagni la persona disabile nel corso della sua vita è l’obiettivo che caratterizza le Politiche sociali del Comune di Potenza, potenziando il medesimo progetto, così che si articoli nel tempo, in modo efficace ed efficiente, per creare le condizioni affinché i servizi e gli interventi si possano realmente attuare e concretizzare in piena sinergia.

In tale contesto, il riferimento normativo è dato dalla Legge 328/00, la quale definisce le modalità per la definizione della programmazione e l’organizzazione di un sistema integrato di servizi sociosanitari, in coerenza con il quadro dei diritti civili e sociali riconosciuti nella Costituzione.

In particolare, l’art. 14 della Legge 328 specifica che per realizzare la piena integrazione delle persone disabili di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nell’ambito della vita familiare e sociale, nonché nei percorsi dell’istruzione scolastica o professionale e del lavoro, i comuni, d’intesa con le aziende unità sanitarie locali, predispongono, su richiesta dell’interessato, un progetto individuale.

Secondo l’assessorato alle Politiche sociali:

“La concretezza dei risultati e il rispetto della normativa ci portano a rappresentare che il Comune di Potenza (primo in Basilicata) ha dato avvio con successo alla predisposizione dei progetti individuali di vita a favore delle persone disabili grazie a un dialogo aperto e un’attiva collaborazione che si sta svolgendo tra i referenti dell’Unità di Direzione Servizi alla Persona e dell’azienda sanitaria locale, coordinata dal responsabile dell’Area Riabilitazione, Disabilità e non Autosufficienza, Donato Verrastro.

Detta collaborazione è uno strumento operativo e di lavoro intrapresa per consentire l’esercizio pieno del diritto alla vita indipendente e all’inclusione, nella comunità, per tutte le persone con disabilità, come previsto anche Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.

Il progetto individuale comprende, oltre alla valutazione diagnostico-funzionale effettuata tramite l’impiego dello strumento ICF proposto dall’OMS (Classificazione Internazionale del Funzionamento) e l’IC D10 (Classificazione Internazionale delle Malattie Decima edizione) – come per altro previsto dal recente Decreto Legislativo sulla disabilità del 3 maggio 2024 n. 62 – le prestazioni di cura e di riabilitazione a carico del Servizio sanitario nazionale, i servizi alla persona a cui provvede il Comune in forma diretta o accreditata, con particolare riferimento al recupero e all’integrazione sociale, nonché le misure economiche necessarie per il superamento di condizioni di povertà, emarginazione ed esclusione sociale.

Si tratta di un approccio che guarda alla persona con disabilità non come ad un utente di diversi servizi, ma come a una persona con le sue esigenze, i suoi interessi e le sue potenzialità”.