“Privatizzare Poste italiane sarebbe una vicenda a dir poco dannosa per l’intera collettività della Basilicata”. La denuncia

“Con il dichiarato obiettivo di tutelare la tenuta sociale ed economica dei piccoli comuni lucani, in Consiglio regionale è stata presentata una mozione a firma dei consiglieri di Italia Viva Mario Polese e Luca Braia, che impegna la Giunta regionale e il presidente Bardi a dialogare con il Governo nazionale al fine di scongiurare la privatizzazione del gruppo di Poste Italiane“.

È quanto dichiara il segretario regionale della Failp Cisal Luigi Vitale che spiega:

“Lo scorso 25 Gennaio il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un provvedimento che regolamenta l’alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell’economia e delle finanze nel capitale di Poste Italiane spa, tale da mantenere una partecipazione dello Stato, anche indiretta, che assicuri il controllo pubblico necessario al fine di tutelare i livelli occupazionali e gli impegni assunti da Poste”.

Continua l’esponente sindacale:

“Privatizzare Poste Italiane potrebbe portare a una riduzione dell’offerta di servizi, con un impatto negativo sulla qualità della vita dei lucani e a un conseguente aumento dei costi dei servizi offerti dalle Poste, con un peso maggiore per le famiglie e le imprese lucane.

Una vicenda a dir poco dannosa per l’intera collettività di Basilicata.

A tal proposito vanno ringraziati il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese e il capogruppo di Iv Luca Braia che, condividendo le forti preoccupazioni da noi avanzate in relazione alla carenza di personale presso gli sportelli dei nostri uffici postali, lanciarono immediatamente un appello a Poste italiane affinché si trovi una soluzione celere a tale carenza di personale, chiedendo già allora al presidente e alla Giunta di interfacciarsi con i vertici nazionali e con l’amministratore delegato di Poste, Del Fante, per ricercare ogni possibile soluzione finalizzata ad eliminare le incresciose difficoltà che ricadono su lavoratori, cittadini e comunità di Basilicata.

Per questo questa mozione che vede come primi firmatari gli esponenti di Iv e per la cui iscrizione ieri in Consiglio hanno votato all’unanimità i consiglieri di tutti i gruppi politici, va nella direzione più logica e fattiva di chiedere a Bardi e alla sua Giunta di tentare ogni forma di dialogo con il Governo nazionale affinché ci sia un confronto sereno e fattivo tra le parti, che non penalizzi nessuno e che soprattutto tuteli lavoratori e cittadini lucani.

Ora l’auspicio è quello di una discussione e approvazione della stessa nei tempi più brevi possibili.

Ma nella mal augurata eventualità che la privatizzazione dovesse andare in porto, chiediamo con ancora più forza all’esecutivo lucano, sempre per voce dei consiglieri Polese e Braia, un impegno e una promessa netta affinché nel prossimo piano industriale dell’azienda sia data continuità agli impegni già assunti dal Gruppo Poste Italiane verso i piccoli Comuni e la tutela dei livelli occupazionali”.

Poste Italiane è un patrimonio dello Stato Italiano e di tutti i cittadini e bisogna evitare in ogni modo che si disperda”.