PROTESTE AL SAN CARLO DI POTENZA: “CHIEDIAMO AL PRESIDENTE PITTELLA DI INTERVENIRE CON OGNI URGENZA”

Non si placano le questioni attorno al San Carlo di Potenza.

Ad intervenire sono Donato Lovallo (FP CGIL), Giuseppe Verrastro (UIL FPL), Giuseppe Costanzo (FIALS) e Tommaso Maiorino (USB) che in una nota dichiarano:

“Dopo la proclamazione dello stato di agitazione e l’incontro di raffreddamento in prefettura nulla è cambiato nell’organizzazione del Gruppo Operatorio.

La Direzione Strategica continua a “prendere in giro” tutti accreditando addirittura l’idea che sia il sindacato a bloccare i processi di trasformazione che l’azienda vorrebbe mettere in atto.

FP CGIL UIL FPL FIALS e USB, dopo aver tentato invano il dialogo, non possono in alcun modo accettare simili provocazioni.

È vero che il San Carlo sta uscendo dalla crisi profonda in cui era precipitato qualche anno fa, ma questo rilancio è soprattutto merito dei sacrifici dei lavoratori, perciò, liquidare l’organizzazione delle Sale Operatorie come “difesa di alcuni privilegi” è un atto semplicemente vergognoso.

Far passare per “nuova” un organizzazione che stravolge il fragile equilibrio raggiunto negli anni all’interno del gruppo operatorio è da irresponsabili.

Gli operatori e le organizzazioni sindacali che li rappresentano, in questo momento, sono preoccupati in primis per la sicurezza dei pazienti, che verrebbe messa in seria discussione dalla “cocciutaggine” del nuovo responsabile delle sale operatorie che, a parere delle scriventi, sarebbe da sostituire immediatamente.

Tuttavia, è del tutto inspiegabile anche l’assordante silenzio del Direttore Generale, il quale trova il tempo per sentirsi con “l’universo mondo” e non quello per incontrare le organizzazioni sindacali e trovare insieme una soluzione alle problematiche serie che stanno ponendo a partire naturalmente da quelle del gruppo operatorio e delle Chirurgie.

Dobbiamo tristemente constatare che l’intera direzione strategica non riesce più a governare questa Azienda.

E’ sintomatico leggere sulla stampa di ieri un comunicato, che non riporta alcuna firma, nel quale qualche “cortigiano” ha l’ardire, pur di difendere un padrone indifendibile, di avventurarsi in una narrazione di una realtà che non esiste accusando il sindacato e le loro rappresentanze di essere ostili al cambiamento.

Se difendere la salute dei cittadini è una condotta ostile, allora la Direzione se ne faccia una ragione perché su questo non indietreggeremo nemmeno di un passo.

Per queste ragioni, FP CGIL UIL FPL FIALS e USB chiedono al Presidente Pittella di intervenire con ogni urgenza al fine di arrivare ad una soluzione immediata.

Diversamente sarà necessario liberare l’Azienda da un “non governo” revocando, pertanto, il mandato a tutto la direzione strategica ivi compreso il primario del gruppo operatorio.

FP CGIL UIL FPL FIALS e USB, nel confermare lo stato di agitazione, indiranno nei prossimi giorni una assemblea generale dei lavoratori per decidere la forma più adeguata di protesta”.