Rete Ictus: “Basilicata all’ultimo posto della classifica delle regioni italiane”. La situazione

“In Basilicata la governance e i percorsi di cura in favore delle persone colpite da ictus sono inadeguati, facendo registrare la rete ictus performance molto deludenti che collocano la nostra regione all’ultimo posto della classifica delle regioni italiane.

Criticità che abbiamo denunciato da tempo e che Bardi e Fanelli non hanno risolto”.

E’ quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale Giovanni Vizziello che così commenta le risultanze dell’indagine Agenas sul funzionamento delle reti tempo dipendenti.

Spiega Vizziello:

“Benchè l’ictus sia oggi, in Italia, la prima causa di invalidità permanente e la terza causa di morte, dopo le malattie circolatorie e quelle tumorali.

La Basilicata non riesce a superare le criticità relative ai trattamenti sanitari dedicati ai malati di ictus, che proprio in virtù della particolare gravità di questa patologia meriterebbero buone pratiche assistenziali basate sulle evidenze scientifiche che, ad esempio, annoverano la trombectomia meccanica tra le pratiche in grado di ridurre considerevolmente la mortalità e le disabilità derivanti dall’ictus.

Solo trattamenti sanitari all’avanguardia praticati all’interno delle stroke unit possono salvare quanti, purtroppo, incappano in questa terribile patologia, trattamenti che le validissime professionalità presenti all’interno delle strutture specialiste regionali, le cosiddette stroke unit, sono pronti ad eseguire in presenza di organici caratterizzati da figure specialistiche come i neuro radiologi interventisti e di un modello organizzativo in grado di garantire ai malati di ictus il setting assistenziale più appropriato”.