Sede dell’Archivio di Stato di Potenza: Galella scrive al ministro Sangiuliano. I dettagli

“La travagliata vicenda della sede dell’Archivio di Stato di Potenza, che si trascina ormai da 34 anni, sta agitando l’opinione pubblica della nostra città.

Sebbene di recente Vittorio Sgarbi, rispondendo a una interrogazione parlamentare in merito, abbia assicurato che la Direzione Generale Archivi si è adoperata per addivenire ad una soluzione cercando di superare il lungo e complesso contenzioso sorto tra la ditta aggiudicataria dei lavori di consolidamento e riqualificazione della prestigiosa sede (Palazzo Puppo) e l’Avvocatura dello Stato, Le chiedo di intervenire con urgenza“.

L’assessore regionale alle politiche agricole, alimentari e forestali Alessandro Galella si rivolge al Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano indirizzandogli una lettera nella quale chiede un suo intervento in merito alla sistemazione dell’Archivio di Stato del capoluogo lucano.

Prosegue Galella:

“In particolare in attesa della risoluzione del contenzioso e in alternativa all’attuale e inadeguata ‘sede provvisoria’ che vede l’Archivio di Stato di Potenza da troppo tempo ospite in locali di un edificio a prevalente uso residenziale con spazi ormai saturi e a rischio strutturale, con un canone di locazione annuo di oltre 100mila euro ed una procedura fallimentare, Le chiedo di prendere in considerazione l’immediato trasferimento, per motivi di emergenza, dell’Archivio di Stato di Potenza presso l’ex Ospedale San Carlo (già Policlinico Gianturco), edificio di pregevole interesse storico architettonico, attualmente vuoto e disponibile, anche a mezzo convenzione con la proprietà (Provincia di Potenza), ad ospitare il nostro grande e importante istituto.

La richiesta è aggravata dalla constatazione che, anche in caso di miracolosa risoluzione del contenzioso, la sede di Corso Garibaldi (Palazzo Puppo) risulterebbe non idonea perché ad oggi i depositi sarebbero insufficienti a contenere il materiale documentale versato in questi ultimi 30 anni.

Vista la sensibilità da Lei manifestata per la vicenda dell’Archivio di Stato di Matera sono sicuro in suo prezioso intervento e sin da ora Le chiedo di essere ricevuto al più presto, rendendomi disponibile altresì a partecipare a tutti gli eventuali tavoli di lavoro necessari alla risoluzione della questione”.