Siglato un accordo “in nome della sostenibilità” tra Acquedotto Lucano di Potenza e Società Energetica Lucana (Sel).
Si tratta di un “Accordo quadro per programmi, iniziative ed azioni comuni in campo energetico” firmato dall’amministratore unico di Acquedotto lucano , Michele Vita, e dall’amministratore unico della Sel, Ignazio Petrone.
Così come si evince dal comunicato i punti fondamentali dell’Accordo sono quattro:
- politiche di acquisto aggregato dell’energia (per aumentare la forza commerciale al momento della trattativa e cogliere le migliori opportunità sul mercato);
- redazione, entro il 2016, del Piano energetico del sistema idropotabile e di smaltimento e trattamento dei reflui;
- aumento dei livelli di efficienza degli impianti di depurazione e sollevamento acqua;
- realizzazione di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Gli impianti di sollevamento idrico sono 142, e 93 quelli di sollevamento fognario, oltre a 178 impianti di depurazione: dei 127 Mwh di energia elettrica consumata, circa il 70% è “appannaggio dei grossi impianti di sollevamento, il 25 % è assorbito dai depuratori, mentre il restante cinque per cento dei consumi è relativo agli impianti di potabilizzazione ed ai sollevamenti idrici e fognari interni agli abitati”.
La spesa energetica di Acquedotto Lucano per il 2015 è stata quindi di 20,5 milioni di euro, cifra che stando ai punti di questo accordo tenderà a diminuire.