SIMONE DALLA PROVINCIA DI POTENZA VA IN IRLANDA E RICEVE UNA PROPOSTA CHE GLI CAMBIA LA VITA! QUESTA LA SUA STORIA

Per un genitore non c’è gioia più grande di vedere il proprio figlio realizzarsi ed essere apprezzato per le sue doti, le sue ambizioni, i suoi sogni.

Lo sanno bene Raffaele Amendola e Donata Gentile di Melfi, che ci hanno raccontato una storia bellissima, intensa.

Protagonista è il giovane figlio Simone Amendola, 20 anni, che ha deciso di vivere un’avventura all’estero che si è rivelata un’opportunità come poche nella vita.

A raccontarci la sua esperienza sono proprio i genitori.

Simone, diplomatosi un anno fa presso l’Istituto Alberghiero “Gasparrini” di Melfi, decide di partecipare a una borsa di studio indetta da Confindustria Basilicata nell’ambito del programma Erasmus Plus e in collaborazione con il Comune di Melfi.

Simone risulta vincitore della borsa e così il 20 Marzo parte alla volta dell’Irlanda per un periodo formativo nel settore dell’accoglienza.

Non ha mai preso l’aereo, non ha mai vissuto fuori. Tuttavia non si lascia scoraggiare da quella che è una bellissima opportunità e così parte, da solo, verso Galway.

Nonostante la nostalgia di casa, Simone si mostra subito capace, attento. La dimestichezza con la lingua inglese e la sua predisposizione al lavoro risaltano agli occhi dei datori di lavoro che dichiarano:

“Erano anni che attendavamo un ragazzo così pieno di risorse!”.

Simone si occupa di accogliere i numerosi ragazzi che giorno dopo giorno arrivano in Irlanda per periodi di formazione. Ragazzi non solo italiani ma provenienti da tutta Europa.

A un certo punto i suoi superiori decidono di dargli maggiore autonomia: lo mettono sotto pressione, vogliono vedere cosa è in grado di fare.

Simone non si perde d’animo e dimostra tutte le sue capacità.

Qui avviene la svolta: quello che doveva essere un programma formativo di qualche mese si trasforma in un’offerta di lavoro.

Due giorni fa Simone firma il contratto: assunto perché di ragazzi così talentuosi e meritevoli di successo ce ne sono pochi.

Quando i genitori ci raccontano tutto questo i loro occhi brillano di una luce commovente. Nella loro voce traspare l’entusiasmo, l’orgoglio ma soprattutto un amore sconfinato.

Due genitori che hanno sacrificato tanto per i loro figli, Simone e il fratello maggiore Pasquale, di 26 anni.

Tante rinunce, tante difficoltà nella vita ma con un’unica convinzione: i nostri figli prima di tutto.

Quando sono venuti al mondo, Donata ha deciso di lasciare il lavoro per potersi dedicare esclusivamente alla loro crescita.

Ci avrebbe pensato papà Raffaele a sostenere economicamente la famiglia. Ma papà Raffaele per loro è un capitano coraggioso, un punto di riferimento imprescindibile.

È un porto sicuro e questo non a caso: prima di trovare lavoro in fabbrica, Raffaele si è arruolato in marina e probabilmente questo spirito avventuriero è stato trasmesso anche al figlio Simone che già da piccolo sognava avventure, viaggi e diceva ai suoi genitori:

“Da grande andrò in America!”.

Quando è partito per l’Irlanda la sua assenza in casa è pesata. Per la madre è venuto meno un contatto fisico importante, Simone è sempre stato affettuoso, dolce, premuroso.

La stanza vuota è stata riempita dal fratello Pasquale perché non piaceva l’idea di quel silenzio.

I due fratelli sono molto uniti e Simone gli ha promesso che un giorno anche lui lo raggiungerà in Irlanda.

A fine Luglio Simone tornerà a Melfi per qualche giorno. Confindustria Basilicata lo ha invitato ad una conferenza per raccontare la sua incredibile esperienza.

Solo una settimana prima di ripartire verso quella che sarà una grande storia di vita tutta da raccontare.

Quando l’amore di una famiglia viene coltivato, i frutti che maturano sono di una bellezza unica.

Auguriamo a Simone ogni bene, perché è stato capace di conquistare una tappa così importante grazie al suo essere semplicemente se stesso.