Spopolamento: Bella punta sul passaggio del testimone tra vecchi casari e giovani. Ecco l’iniziativa e le foto

“La scuola del Casaro è giunta ormai, quest’anno, alla sua terza edizione”.

Lo affermano in una nota congiunta l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Bella Carmine Ferrone, nonché vice presidente della Provincia di Potenza e l’assessora alle politiche agricole del comune di Bella Maria Antonia Angrisani.

“Il convegno “La Scuola del Casaro: testimone e custode dei sapori tradizionali” che ha organizzato oggi il Crea Za di Bella ha rappresentato un’ulteriore occasione per promuovere, soprattutto tra le giovani generazioni, l’attività di trasformazione dei prodotti lattiero-caseari di cui Bella e tutto il Melandro-Marmo hanno una nobile tradizione da continuare, e per la quale è essenziale il passaggio del testimone tra vecchi casari e giovani.

Al Crea va il riconoscimento del lavoro che svolge da mezzo secolo nel settore zootecnico con progetti di ricerca e sperimentazione che hanno consentito alle produzioni lattiero-casearie locali di raggiungere l’alta qualità come riconosce la crescente richiesta di numerosi mercati italiani ed esteri.

Per i nostri allevatori con produzione di latte di alta qualità è questa la strada da percorrere per superare le sempre insistenti difficoltà.

Solo la qualità può consentire di competere sui mercati.

Il Rapporto Ismea-Qualivita n.. 22, presentato ieri a Roma, evidenzia che i prodotti alimentari dop, igp, stg e i vini a denominazione di origine della Regione nel 2023, nonostante un calo in un anno del 6,2%, complessivamente, hanno un giro diretto di 18 milioni di euro.

Bene soprattutto i formaggi lucani che hanno un giro di 3,3 milioni di euro e l’incremento maggiore.

Inoltre i prodotti lattiero-caseari sono uno degli elementi più significativi per far conoscere il nostro territorio e attrarre turisti e visitatori sempre più attenti agli itinerari enogastronomici, i quali amplificano i benefici per l’economia locale.

In tutto questo diventa essenziale il passaggio di testimone tra i casari più anziani e i giovani che possono trovare in quest’attiva un’alternativa valida alla fuga dai paesi di origine.

Se il ruolo del Crea e degli istituti agrari e professionali è ben consolidato, purtroppo non altrettanto si può dire per la Regione che può e deve fare di più per aiutare i giovani nella formazione e nell’avvio di proprie attività di impresa”.

Ecco alcune foto dell’evento.