In base alle notizie diffuse dai media ieri sera c’è stato un blitz dell’antimafia al Centro Olio di Viggiano e sono stati notificati numerosi avvisi di garanzia a rappresentanti e dirigenti ENI, alle ditte che smaltiscono rifiuti per conto della compagnia mineraria, ai gestori dei monitoraggi e ai dirigenti Arpab (in tutto stiamo parlando di oltre 30 avvisi di garanzia).
Inoltre sarebbe stata anche effettuata un’ispezione presso l’impianto.
Purtroppo è già la seconda volta che l’antimafia si occupa del Centro Olio di Viggiano (i cui valori di emissioni liquide e gassose sarebbero state modificate appositamente per renderle compatibili con i limiti di legge).
Secondo i magistrati l’inchiesta riguarderebbe anche altre regioni italiane dove venivano trasferiti i rifiuti prodotti in Val d’Agri.
Tra le ipotesi di reato c’è quella di “traffico di rifiuti con modifiche sostanziali dei codici CER in uscita dall’impianto” (che ricordiamo è classificato dalla legge come “suscettibile di provocare incidente rilevante”).
I magistrati stanno indagando anche sui danni potenziali arrecati sia alla salute dei residenti e sia ai lavoratori dell’area industriale di Viggiano.