Verso la riforma del Fisco: tasse a rate, acconto dimezzato e addio al Superbollo. Ecco tutte le possibili novità

Il Governo, in questi giorni, è alle prese con la riforma del Fisco.

Come si apprende da trend online “La Commissione Finanze alla Camera ha fissato per martedì 20 giugno il voto sugli emendamenti (che al 26 maggio scorso erano oltre 600, mentre i segnalati dalla maggioranza sono 110-120).

Ecco cosa prevede la riforma del Fisco del Governo Meloni e cosa potrebbe cambiare.

Riforma del Fisco: ecco i punti chiave

Riprende l’iter di approvazione della riforma del Fisco dopo lo stop alle attività parlamentari a causa della morte di Silvio Berlusconi: il Governo e le commissioni sono al lavoro sul disegno di legge.

Tante le novità in arrivo, a partire dalla riforma dell’Irpef con passaggio da 4 a 3 aliquote con l’obiettivo – come spiegato dal viceministro all’Economia Maurizio Leo – di “ampliare sensibilmente lo scaglione più basso per ricomprendervi molti più lavoratori”.

Tra gli altri punti salienti della riforma del Fisco vi sono:

  • la rateizzazione delle tasse di novembre, con sei rate nell’anno successivo;
  • la riduzione della ritenuta d’acconto almeno alla metà, dal 20% al 10%;
  • l’abolizione delle microtasse e in particolare del Superbollo.

Il viceministro Leo ha poi chiarito le tempistiche per l’approvazione della riforma:

Lavoreremo intensamente per chiudere il testo che dovrà essere approvato prima della fine dell’estate, in modo da poter partire a gennaio con i primi decreti” attuativi.

Rateizzazione delle tasse a novembre: come funziona

Uno dei punti principali sui quali si basa la riforma del Fisco del Governo Meloni – dopo la riforma dell’Irpef – riguarda la possibile rateizzazione delle tasse a novembre. Che cosa significa e come funziona?

Il Governo punta alla semplificazione del sistema fiscale e, secondo questa proposta, permetterebbe ai contribuenti di pagare le tasse in sei rate nell’anno successivo.

Secondo punto importante è la riduzione della ritenuta d’acconto al 10%, anziché all’attuale 20%, per alleggerire il carico fiscale die contribuenti.

Un altro obiettivo è quello di destinare tutto ciò che si recupera dall’evasione fiscale nella diminuzione della pressione fiscale.

Flat tax estesa anche ai lavoratori autonomi: la proposta

Una proposta della Lega prevede poi l’estensione di una mini flat tax anche per gli autonomi, comprese le associazioni professionali e le società di professionisti composte da persone sotto i 35 anni.

Dalle opposizioni arrivano invece delle proposte di abolizione della flat tax (+Europa), e di introduzione di un’IVA agevolata per gli interventi di bonifica e messa in sicurezza dei territori colpiti dall’alluvione.

Altre proposte prevedono l’utilizzo del modello F24 come unico mezzo di pagamento per tutti i versamenti fiscali e la graduale abolizione dello split payment, del reverse charge e della normativa sulle società di comodo.

La Tobin Tax potrebbe essere abolita o eventualmente depotenziata.

Addio al Superbollo e alle microtasse

Infine, il Governo punta all’abolizione delle microtasse, tra le quali comprare anche il Superbollo”.