A POTENZA IL TRASPORTO PUBBLICO NON È ORGANIZZATO? QUESTA LA SITUAZIONE

Dal nuovo piano di Trasporto pubblico a Potenza (elemento di discussione in consiglio comunale) emergono le prime criticità.

A parlarne è il consigliere del Pd Nicola Lovallo:

“Documentazione consegnata in ritardo ai consiglieri, mancanza dei tempi di percorrenza, quartieri e zone rurali non prese in considerazione, gli assi viari individuati che lasciano fuori il 40% della città.

Faccio solo un esempio per tutti.

La linea Demanio San Gerardo, Bosco Piccolo, Bosco Grande, Barrata, Cugno delle Brecce, Cavalieri, Ospedale, Contrada Claps e Contrada Romaniello lasciano fuori decine di famiglie, il 40% su questo asse non viene preso.

Tra Tiera e Cavalieri c’è Cugno delle Brecce, tra Cavalieri e Piani del Mattino c’è Cugno della Rossa, che come Masseria Mancusi non sono serviti.

Ed è lo stesso per tutti i percorsi rurali come ho avuto modo di segnale in Commissione.

Pur sapendo che i chilometri sono quelli, con un discorso di sperimentazione mi aspettavo che le proposte avanzate in maniera collegiale di tutte le esigenze manifestate in Commissione fossero tenute in considerazione, e invece si è ascoltata la singola proposta del singolo consigliere, evitando di avere una programmazione organica, ma procedendo con interventi spot e contentini che non hanno reso possibile cogliere l’opportunità fornita da questa revisione, revisione che così vede l’assenza di una visione d’insieme.

Sono preoccupato per l’ennesimo Piano che non garantirà un trasporto adeguato per i cittadini delle zone rurali, ingolferà ulteriormente il traffico di mezzi privati in città, penalizzando cittadini che anche sulla raccolta differenziata stanno fornendo un comportamento esemplare con un alto senso civico, a testimonianza che le difficoltà in quella materia non era a loro ascrivibile, ma a persone di altre comunità.

Dov’è la sensibilità dell’Amministrazione comunale nei confronti di tanti cittadini, penso al residente di monte Lifoj al quale devono essere garantiti gli stessi servizi essenziali, il trasporto pubblico e quello scolastico tra questi, evitando di far sì che esistano sempre cittadini di serie ‘A’ e serie ‘B’.

145 nuclei piccoli e grandi devono essere considerati in una città di servizi quale è la nostra, baricentrica rispetto a 28 Comuni del ‘bacino centro’, un piano di Trasporto pubblico deve considerare questo, avere una visione globale, così che queste zone ‘cuscinetto’ che ci collegano ai 10 Comuni dell’area metropolitana, possano confluire in servizi integrati che consentano risparmi dei costi e efficientamento del servizio” .