“Almeno un migliaio di piccole imprese della provincia di Potenza a rischio chiusura ed una centinaia di proprietari di casa non sanno come procedere”! Ecco cosa sta succedendo

“La scellerata scelta del Governo di centro destra di bloccare i bonus edilizi af-fossa famiglie e piccole imprese non solo del settore edile ma di tutta la filiera costruzioni con conseguenze di gravissimo impatto economico e sociale”.

Ad affermarlo è il consigliere della Provincia di Potenza Carmine Ferrone per il quale politicamente si registra una contraddizione perché si stoppa il tentativo annunciato dal Presidente Bardi secondo il quale la Regione avrebbe voluto procedere all’acquisto dei crediti fiscali delle banche derivanti dai bonus edilizia, da utilizzare in compensazione dei propri debiti fiscali.

Sottolinea Ferrone:

“Per Bardi non sarà facile spiegarlo ai lucani dopo aver alimentato aspettative e non sarà facile far finta di niente nei confronti del Governo ‘amico’.

Si sottovalutano fortemente due aspetti: almeno un migliaio di ditte artigiane o comunque pic-cole imprese della provincia di Potenza saranno costrette a chiudere e a mettere in cassa integrazione se non licenziare alcune migliaia di lavoratori; centinaia di condomini a cui aggiungere altre centinaia di proprietari di casa, sempre in provincia di Potenza, non sanno cosa fare per garantire l’ultimazione dei lavori.

A meno che il Governo non pensi che debbano essere i cittadini a farlo di tasca propria.

L’alibi usato degli illeciti e dei brogli, tra l’altro sulla base di accertamenti dell’Agenzia delle Entrate nella nostra provincia, quasi del tutto inesistenti si smonta facilmente anche perché ci sono tutti gli strumenti per i controlli.

Piuttosto si assesta un duro colpo ad un settore – quello delle costruzioni –vitale per il rilancio dell’economia e dell’occupazione e si introduce tra i cittadini un grave caso di mancato rispetto di norme di legge che dovrebbero garantire diritti e doveri degli italiani.

Bisogna pertanto trovare soluzioni immediate ed adeguate“.