AVIGLIANO FESTEGGIA IL SANTO PATRONO: SAN VITO! TANTISSIMI AUGURI A CHI PORTA IL SUO NOME

Avigliano (PZ) oggi celebra il suo Santo Patrono: San Vito.

Una festa molto sentita con celebrazioni che si snodano tra il programma civile e quello religioso.

Ieri sera grande partecipazione di pubblico per uno dei momenti più attesi della festa: la XXIV° Ed. del Corteo Storico di San Vito.

La storica parata ha avuto inizio verso le ore 21:00 effettuando questo percorso:

  • via G.B. Sacco;
  • via Porta Potenza;
  • corso Garibaldi;
  • piazza Gianturco;
  • corso Gianturco;
  • viale Vincenzo Verrastro;
  • via Giustino Fortunato;
  • via Maresciallo Santoro;
  • Stazione F.A.L.;

ritorno lungo:

  • viale Vincenzo Verrastro;
  • corso Gianturco;
  • piazza Gianturco (esibizioni).

Alle ore 23:00 si sono svolte le spettacolari esibizioni in piazza Gianturco dei gruppi partecipanti al corteo.

L’attesissimo Corteo Storico di San Vito è promosso dall‘Associazione Culturale e Ricreativa San Vito Martire, che ha sottolineato:

“L’origine del corteo dei turchi con la nave è da ricercarsi nella leggenda tramandata fino ai nostri giorni.

Questa leggenda, riportata da Vincenzo Claps nel libro Avigliano, narra che il primo nucleo di Avigliano era costituito da un gruppo di persone venute dall’Oriente, e rifugiatosi in Lucania in seguito alla perdita, in combattimento, della propria nave.

Questo gruppo di persone, in occasione delle ricorrenze delle loro terre d’origine, raffiguravano l’episodio della perdita della nave, con una nave al cui centro era montato un castello, portandola in giro per le strade del paese. Da questa leggenda avrebbe preso spunto la tradizionale parata.

Tommaso Claps, nel libro A pié del Carminedescrive le modalità di svolgimento del corteo. Secondo questa descrizione, la manifestazione era rappresentata da giovani vestiti all’orientale (i turchi), che incedevano a piedi o a cavallo, rischiarati con lumi e torce a vento, e impugnando le sciabole. Seguiva poi la nave, forse per ricordare antiche vittorie sui saraceni incursori.

Dinanzi alla nave viaggiava il “gran turco” (persona camuffata da musulmano, che fumava una grossa pipa), circondato da molti altri uomini armati di fucili, che univano le loro grida a quelle delle persone che trasportavano la nave sulle spalle.

Secondo quanto emerge dai ricordi e dai racconti degli anziani del paese, la nave era seguita da molte persone. Alcune volte la nave era seguita anche dalla banda musicale.                              .

Questa tradizione si è perpetua­ta ogni anno, alla vigilia della fe­sta di San Vito, Patrono d’Avigliano, fino agli anni ’50, e veniva preparata con cura dalla famiglia Sileo, che aveva in custodia la nave.

Ripristinata nel 1995, con generale consenso e reale partecipa­zione della popolazione Aviglianese, in occasione del centesimo anniversario della proclamazione di San Vito a Patrono del Comu­ne di Avigliano, la tradizionale parata viene riproposta annual­mente dall’Associazione Culturale e Ricreativa San Vito Martire, che l’allestisce in conformità del sentimento popolare”.

Nella giornata di oggi invece, alle ore 11:30 all’arrivo della processione in località San Vito ci sarà lo spettacolo dei fuochi pirotecnici.

Oggi pomeriggio alle ore 17:00 è previsto il raduno di animali, che verranno benedetti davanti la chiesa dedicata al santo (essendo San Vito protettore degli animali, in particolare dei cani).

Questa sera i festeggiamenti si concluderanno con fuochi pirici sulla città e con il concerto in piazza Gianturco di “Pietro Cirillo e le Officine Popolari Lucane”.

Tanti auguri a tutti i Vito.

Di seguito il programma Religioso e Civile – Festività San Vito Martire 2018 Avigliano (PZ).