Basilicata, diffusione di materiale pedopornografico: ecco l’attività della Polizia Postale

Nel 2021, la Polizia Postale e delle Comunicazioni è stata impegnata nel far fronte a continue sfide investigative con riferimento alle macro-aree di competenza, in particolare negli ambiti della prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, della protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, del financial cybercrime e di quelle relative alle minacce eversivo-terroristiche in rete, riconducibili sia a forme di fondamentalismo religioso che a forme di estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali.

Il Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online, C.N.C.P.O., ha coordinato 5.515 complesse attività di indagine (+ 70% rispetto all’anno precedente) all’esito delle quali sono state eseguite oltre 1.400 perquisizioni (+ 87% rispetto all’anno precedente).

Nel corso del 2021 si è verificato, infatti, un significativo incremento dei casi di sfruttamento sessuale dei minori e di adescamento online: eseguiti 137 arresti (+98% circa rispetto al 2020) e denunciate 1400 persone (+17% rispetto al 2020).

Di questi, 10 casi, con relativa diffusione di materiale pedopornografico, hanno riguardato la Basilicata.

In Basilicata, negli ultimi 12 mesi, le operazioni di Polizia postale che sono state effettuate dal Compartimento di Potenza e dalla dipendente sezione di Matera, hanno portato a:

  • 2 arresti,
  • 28 denunce,
  • 90 siti web monitorati,
  • 20 perquisizioni effettuate

Per quanto attiene l’attività di prevenzione a livello nazionale sono stati analizzati oltre 29.000 siti internet, 2.539 dei quali, riscontratone il carattere pedopornografico, sono stati oscurati mediante inserimento nella black list istituita ai sensi della L.38/2006.