BASILICATA, LA DELEGAZIONE DI PROTESTA PER ROMA È PARTITA CARICA DI SPERANZA ED È TORNATA CARICA DI MERAVIGLIA: TRENITALIA NON LI HA VOLUTI NEMMENO RICEVERE!

 

Neanche il frastuono dei campanacci suonati con determinazione dal corteo istituzionale lucano capeggiato dall’Assessore regionale alle infrastrutture, Aldo Berlinguer, è servito a svegliare i vertici di Trenitalia a Roma.

Circa una cinquantina di sindaci della Basilicata erano partiti carichi di speranze verso la capitale per essere ricevuti da Trenitalia al fine di chiedere un potenziamento dei collegamenti e treni decenti per i pendolari lucani.

Giunti a Roma hanno dovuto ingoiare un amaro boccone: Trenitalia, la principale società italiana per la gestione del trasporto ferroviario di passeggeri e merci, non ha voluto riceverli.

Sulla vicenda è intervenuto Gianni Rosa, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, che ha chiesto:

“Come pensa Berlinguer di mettere treni che raggiungono velocità di 250 km orari, su una strada ferrata sulla quale non si possono superare gli 80 km all’ora?

Come pretende di ‘accorciare’ le distanze con Roma se anche i pendolini già esistenti si fermano per minuti interminabili nelle stazioni lucane perché c’è una sola linea?

Ricordiamo ancora la missiva inviata da Berlinguer a novembre 2014 per ‘denunciare’ i disservizi della linea ferrata lucana: aria condizionata mancante, treni vetusti, condizioni di lavoro per macchinisti e personale di bordo pessimi.

L’Assessore accusava Trenitalia di inadempienze.

Ovviamente, in quella occasione, Trenitalia non poteva non rispondere, così siamo venuti a sapere, che la Regione Basilicata non pagava da mesi i servizi all’azienda di trasporti”.

Per il capogruppo del M5s , Gianni Leggieri:

“a Roma nessuno pensa a questa terra e alle esigenze reali del territorio.

Basta servilismi e inchini, i lucani hanno bisogno di amministratori combattivi e determinati, non di falsi gladiatori”.